Finanza al lavoro

Sequestrati 64 milioni a società del gruppo Carrefour, perquisizioni anche a Lodi

Le ipotesi investigative riguardano una complessa frode fiscale che avrebbe fatto guadagnare illecitamente oltre 362 milioni di euro

Sequestrati 64 milioni a società del gruppo Carrefour, perquisizioni anche a Lodi
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Alla base della truffa, ci sarebbe un meccanismo illecito di fatture per operazioni inesistenti.

Frode da 64 milioni, perquisizioni a Lodi

Nel corso della giornata di oggi, lunedì 15 aprile 2024, i finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti di una società leader nel settore della grande distribuzione organizzata per l'importo complessivo di oltre 64 milioni di euro.

Le indagini, eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle Entrate riguardano il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera. Ad essere coinvolta è la società GS spa del gruppo Carrefour Italia. Le perquisizioni coinvolgono anche la provincia di Lodi oltre a quelle di Milano, Pavia e Torino.

La sede legale di GS spa a Milano:

Lavoro irregolare e versamento omesso dell'Iva

Le ipotesi investigative riguardano una complessa frode fiscale derivante dall'utilizzo, da parte della beneficiaria finale, del meccanismo illecito di fatture per operazioni inesistenti a fronte della stipula di finti contratti di appalto per la somministrazione di manodopera. Il procedimento ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti per un ammontare complessivo superiore a 362 milioni di euro. 

Secondo le accuse la GS spa avrebbe utilizzato un meccanismo di esternalizzazione dei servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto mediante false fatture. Questo sistema non solo avrebbe comportato lo sfruttamento sistematico dei lavoratori ma anche ingenti danni all'erario.

In particolare, ricostruendo la "filiera della manodopera", è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente sono stati "schermati" da società "filtro" che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società “serbatoio"), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell'Iva oltre che gli oneri di natura previdenziale e assistenziale.

 

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