Senzatetto con sintomi Covid, allestita accoglienza alla Colonia Caccialanza ma ancora nessuna risposta su quel che sarà
Dopo quasi una settimana ancora nessuna risposta sull'esito del tampone.
Sabato 11 aprile 2020 il Comune di Lodi ha comunicato che, a causa di un sospetto caso di positività tra le persone senza fissa dimora dei dormitori cittadini, è stato allestito uno spazio di accoglienza per massimo 25 persone alla Colonia Caccialanza. Di seguito il comunicato.
Il comunicato del Comune
Abbiamo terminato questo pomeriggio (11 aprile 2020) l’allestimento di uno spazio di accoglienza alla Colonia Caccialanza per le persone senza fissa dimora che frequentano i dormitori cittadini. Siamo stati informati che uno degli utenti del servizio è stato sottoposto alla verifica, tramite tampone, per sintomi compatibili con Covid-19. In attesa dell'esito del test, abbiamo deciso, a scopo preventivo, di garantire a tutti gli utenti dei dormitori la possibilità di svolgere l’eventuale periodo di quarantena in un luogo idoneo ad assicurare il distanziamento e la permanenza per l’intero arco della giornata.
La gestione della struttura, comprensiva della custodia e dell’accompagnamento educativo, sarà a cura di Progetto Insieme, Famiglia Nuova, Le Pleiadi e Caritas. La distribuzione dei pasti è affidata a Caritas fino a lunedì 13, mentre da martedì 14 sarà presa in carico dal Comune di Lodi.
Gli operatori di Medici Senza Frontiere, che nel pomeriggio hanno effettuato un sopralluogo alla Colonia Caccialanza, hanno confermato che gli ambienti possono ospitare, in condizioni di sicurezza, fino a 25 persone. Da questa sera comincerà il trasferimento degli utenti dei dormitori alla Colonia, con il supporto dei volontari della Croce Rossa.
L’intera struttura comunale sta lavorando per mettere in atto tutte le misure opportune per gestire e monitorare anche questa situazione. Un ringraziamento particolare va alla Polizia Locale e alla Protezione civile di Lodi che hanno preparato i posti letto, messi a disposizione dal Comune e dalla Colonna mobile provinciale di Protezione civile.
Nessun aggiornamento
Da quel giorno, però, nonostante sia trascorsa quasi una settimana, le persone ospitate non hanno più avuto alcun tipo di riposta in merito a quel che sarà del loro futuro. Nonostante quotidianamente siano tenuti sotto controllo da personale qualificato, non sanno né per quanto tempo dovranno rimanere lì (con tutto ciò che comporta tenere 25 persone abituate a vivere "libere" in stretto contatto tra loro, in piena emergenza sanitaria) né il risultato del tampone del potenziale malato. Infatti non è ancora arrivata nessuna risposta in merito alla positività dell'uomo.
Il primo cittadino Sara Casanova ha fatto intendere che, poiché nessun'altra persona dei dormitori cittadini ha presentato sintomi ricoleggabili al Covid-19, non sono previsti ulteriori tamponi.