Sentenza storica a Lodi, il tempo di vestizione è parte dell'orario di lavoro e va retribuito

Questa decisione è stata il risultato di una battaglia sindacale guidata dalla Federazione italiana sindacati intercategoriali (Fisi) durata ben otto mesi.

Tempo tuta retribuito

Il giudice del lavoro di Lodi Francesco Manfredi ha recentemente stabilito che vestirsi durante l'orario di lavoro rientra effettivamente nel tempo lavorativo. Il tribunale di Lodi ha accolto le richieste di due dipendenti dell'azienda casearia Stella Bianca di Ossago che produce formaggi freschi.

I lavoratori hanno chiesto che il tempo impiegato per indossare e togliere l'uniforme fosse considerato come orario di lavoro regolare e quindi retribuito. Questa decisione è stata il risultato di una battaglia sindacale guidata dalla Federazione italiana sindacati intercategoriali (Fisi) durata ben otto mesi.

5mila euro per chi ha presentato ricordo

Gli operai dell'azienda lodigiana, soliti timbrare il cartellino una volta usciti dagli spogliatoi, non erano più soddisfatti in quanto ritenevano che il tempo dedicato a questo processo chiamato "tempo tuta" si aggiungesse alle loro ore di lavoro senza però essere adeguatamente retribuito. Ora l'azienda dovrà pagare cinque anni di arretrati per un totale di circa 5mila euro a ciascun dipendente che ha presentato il ricorso.

Circa otto mesi fa, questi dipendenti si sono rivolti al sindacato guidato dal segretario provinciale Gianfranco Bignamini. Il sindacalista ha dichiarato che questa sentenza rappresenta un momento storico e che continueranno a lottare per i diritti degli altri 160 dipendenti che si trovano sia a Lodi che a Mantova.

Quotidianamente all'ingresso e all'uscita, i dipendenti devono indossare l'uniforme da lavoro composta da grembiule, guanti, cuffia e mascherina monouso. Queste operazioni richiedono un totale di 15 minuti e sono fondamentali per garantire gli elevati standard di sicurezza e igiene.