Seggiolini antiabbandono: dispositivi introvabili ma si va verso il rinvio delle multe
Il Ministro De Micheli "C’è la disponibilità del governo e dell’intera maggioranza a intervenire per posticipare l’applicazione delle sanzioni".
Seggiolini antiabbandono
Come raccontato dai colleghi di NovaraNetweek.it, un fulmine a ciel sereno si è abbattuto ieri, giovedì 7 novembre 2019, su milioni di genitori italiani. I seggiolini antiabbandono o i relativi dispositivi da applicare sulle normali sedute, sono diventati subito obbligatori. Da un giorno all’altro, anziché a marzo 2020 come era stato precedentemente stabilito.
L’Aci ricorda che il provvedimento riguarderà 1,8 milioni di bambini: sul mercato da qui a Natale saranno disponibili alla vendita solo 250 mila seggiolini. E dunque come si farà?
Caccia al dispositivo: sul web praticamente introvabile
In questi primi due giorni si è scatenata dunque una vera e propria caccia ai dispositivi. Questi, infatti, hanno un costo minore rispetto a seggiolini nuovi e, quelli di tipo universale, possono essere applicati su qualsiasi “vecchio” seggiolino. Si va dai circa 40 euro ai circa 80 euro.
Il problema è che sul web risultano praticamente introvabili, ad esempio, il Tippy o Chicco Bebecare che sono i più noti (occhio ai prezzi “gonfiati”: fino a l’altro ieri sul sito della Chicco, il Bebecare era in vendita a circa 40 euro. Attualmente su ebay ci sono dispositivi in vendita a più del doppio del prezzo con arrivo previsto fra un mese).
Abbiamo fatto un test: esauriti anche nei negozi!
Per verificare quanto appena dichiarato abbiamo fatto un esperimento, provando a chiamare diversi distributori della Brianza cercando di reperire uno di questi prodotti: missione impossibile. Dopo un giro di telefonate ai tanti negozi interpellati, solo in un caso siamo riusciti ad avere conferma della disponibilità del prodotto presso il punto vendita. CONTINUA QUI PER SCOPRIRE COM'E ANDATO L'ESPERIMENTO
Attenzione però
Il limite di questi dispositivi, che sono sicuramente convenienti per chi ha già un seggiolino e non vuole doverlo sostituire completamente, è che potrebbero non rispettare la norma imposta dal nuovo regolamento che dice che non devono alterare l’omologazione dei seggiolini e quindi la sicurezza.
Insomma un vero e proprio caos senza nulla di certo. Nemmeno le sanzioni (e questo è l’unico aspetto positivo) sono più certe.
Il presunto stop alle sanzioni
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli è intervenuta sul caso dichiarando che «C’è la disponibilità del governo e dell’intera maggioranza a intervenire per posticipare l’applicazione delle sanzioni». Anche perché il governo ha previsto un rimborso di 30 euro per ogni acquisto effettuato ma non si conoscono ancora le modalità per poterlo ottenere.
Le associazioni dei consumatori infatti chiedono di rinviare la parte della legge che prevede le multe. Ora si attende dunque la conferma da parte del governo dello slittamento delle multe.
Per chi è obbligatorio il seggiolino e cosa si rischia
Il dispositivo, lo ricordiamo, è obbligatorio per chi trasporta bambini al di sotto dei 4 anni di età. Nel testo di legge sono espresse anche le modalità di installazione del dispositivo che può essere di serie già sul seggiolino oppure sul veicolo stesso, o in alternativa è possibile acquistarlo separatamente e installarlo.
Chi non è in regola va incontro alle violazioni previste dall’articolo 172 del Codice della Strada e rischia ora una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro (ridotto del 30% se il pagamento viene effettuato entro cinque giorni) e la decurtazione di 5 punti dalla patente.
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