Scoperti due lavoratori "in nero" in un cantiere edile del lodigiano
Accertate anche violazioni alla normativa prevenzionistica che determinato la chiusura provvisoria del cantiere.
Controlli in un cantiere edile del Lodigiano: scoperta la presenza di due lavoratori "in nero".
Due lavoratori "in nero" nel cantiere edile
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lodi, impegnati in attività di contrasto al fenomeno del sommerso da lavoro e alle connesse manifestazioni di illegalità, hanno appurato la presenza di due lavoratori “in nero” presso un cantiere edile del lodigiano finalizzato alla realizzazione di un complesso residenziale.
In particolare, i militari della dipendente Tenenza di Casalpusterlengo hanno svolto un’attività ispettiva nei confronti di cinque imprese dedite allo svolgimento di opere edili ed impiantistiche nel suddetto cantiere, procedendo al controllo delle autorizzazioni, della posizione lavorativa del personale e della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le investigazioni di polizia economico-finanziaria hanno portato ad accertare che due lavoratori, operanti per conto di altrettante imprese attive nel cantiere, erano impiegati completamente “in nero”, ossia in assenza della prescritta comunicazione telematica al Sistema Informativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e, in generale, di alcuna preventiva comunicazione circa l’instaurazione dei rispettivi rapporti di lavoro, nonché retribuiti con sistemi di pagamento non tracciabili.
Titolari sanzionati
Sulla base di tali risultanze, sul conto dei titolari delle suddette imprese sono state elevate sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 4.600 ad un massimo di 26.600 euro.
Chiusura del cantiere
Infine, per effetto delle gravi criticità in materia di sicurezza ed igiene sul luogo di lavoro riscontrate in sede di accesso nel cantiere (carenza di adeguate impalcature, ponteggi o idonee opere provvisionali o, comunque, precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta), è stata attivata la competente Agenzia di Tutela della Salute - Città Metropolitana di Milano, la quale ha accertato violazioni alla normativa prevenzionistica che hanno determinato la chiusura provvisoria del cantiere.
L’attività di servizio delle Fiamme Gialle casaline si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo a contrasto dei fenomeni del “lavoro sommerso” e dello sfruttamento dei lavoratori, nonché a tutela delle aziende che agiscono nella legalità.