LODI

Scoperti a pesare rame all'interno di un box, quattro uomini denunciati

Il materiale, di dubbia provenienza, è stato sequestrato

Scoperti a pesare rame all'interno di un box, quattro uomini denunciati
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Scoperti quattro soggetti intenti a pesare rame di dubbia provenienza all'interno di un box: i quattro, tra cui due pregiudicati, sono stati denunciati dalla Polizia.

Pesano rame all'interno di un box

Nella tarda serata di mercoledì 12 giugno 2024, un equipaggio della Volante della Questura di Lodi, durante un servizio di vigilanza e controllo del territorio, ha effettuato un intervento significativo in viale Calabria, nei pressi della linea ferroviaria.

Nella zona,  nota per essere stata teatro della commissione di reati contro il patrimonio, gli agenti hanno notato due vetture parcheggiate di fronte a un garage aperto, decidendo di procedere con un controllo.

Avvicinandosi, hanno notato quattro uomini: due italiani, uno dei quali con precedenti penali, un cittadino romeno incensurato e un cittadino marocchino pregiudicato. I quattro erano intenti a pesare del rame utilizzando una bilancia elettronica all’interno del garage. Numerose cassette contenenti cavi di rame privi di guaina, insieme ad altri oggetti in rame e metalli vari, erano presenti sul posto.

Alla richiesta degli agenti di spiegare la provenienza del materiale, i quattro uomini hanno fornito risposte vaghe e contraddittorie, affermando di averlo trovato in strada e che si trattava di scarti di lavorazione destinati alla vendita per ricavarne profitto.

A seguito di queste dichiarazioni, la polizia ha eseguito una perquisizione accurata nel garage e nel furgone di proprietà del cittadino romeno. All'interno del furgone è stato trovato un cavo di rame ancora inguainato.

Rame sequestrato

Il rame rinvenuto, insieme alla bilancia elettronica e ad attrezzi potenzialmente utilizzabili per la commissione di reati (tra cui un bastone lungo 93 cm e cesoie per cavi elettrici), è stato posto sotto sequestro.

Denunciati

I quattro uomini sono stati portati in Questura per il fotosegnalamento e successivamente denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. Inoltre, è emerso che il cittadino marocchino era irregolare sul territorio nazionale, essendo già destinatario di due decreti di espulsione e ordini di lasciare il paese, notificati rispettivamente dal Questore di Milano nel 2017 e dal Questore di Bergamo nel maggio 2024.

Il materiale sequestrato è ora custodito presso la Questura, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi per determinarne la provenienza.

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