Chi l’ha visto torna a parlare di Alessandro Venturelli, l’allora 20enne scomparso nel 2020 da Sassuolo (Modena), allontanatosi volontariamente da casa senza fare più ritorno. Diverse segnalazioni partite nell’ultimo periodo hanno riacceso la fiamma della speranza, mai spenta negli occhi della madre Roberta Carassai.
Ad oggi, anche i motociclisti sperano di far luce sulla vicenda: a lanciare l’appello anche nel territorio provinciale di Lodi è direttamente Mauro Merlino – conosciuto come “Lo Zingaro Biker” – dal 2021 artista ufficiale di Harley Davidson Italia.
Alessandro Venturelli, scomparso
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le segnalazioni arrivate da Torino, le quali tornano a richiamare l’attenzione sulla sparizione del giovane 20enne che nella giornata del 5 dicembre 2020 si allontanò dalla sua casa di Sassuolo portando con sé alcuni oggetti personali, senza però più rientrare.
La sua sparizione ha subito acceso numerosi dubbi, poiché le ricerche non hanno portato alcuna risposta: Alessandro da quel giorno sembrerebbe essere scomparso nel nulla. Le confessioni rivelate alla madre, pochi giorni prima della scomparsa, non fanno altro che incrementare i dubbi.
Alessandro le diceva di essere seguito e le consigliava di prestare attenzione; appariva ansioso e turbato da qualcosa che però non è mai venuto allo scoperto.

Chi l’ha visto
Nonostante gli anni passati, i genitori di Alessandro non si sono arresi e sperano di ricevere una risposta e di ritrovare il figlio. La mobilitazione della cittadinanza ha regalato un sorriso a Roberta Carassai e al marito Roberto, durante la trasmissione di Chi l’ha visto.
In suo supporto si è unito anche il motociclista Mauro Merlino, artista di Harley Davidson dal 2021, il quale ha iniziato a legarsi alla storia di Alessandro in primis per la vicinanza territoriale (per via del lavoro si è trovato più volte a percorrere le zone limitrofe) e poi per l’età di Alessandro, poco più grande di suo figlio.
Questo ha fatto sì che Mauro Merlino si legasse profondamente alla storia di Alessandro e iniziasse a mobilitarsi, anche grazie al sostegno dei suoi collaboratori, per ritrovarlo. Per questo motivo ha deciso di lanciare un appello nazionale, concentrandosi anche nelle piccole realtà comunali, ipotizzando eventuali spostamenti del giovane e distribuendo volantini per informare la popolazione, anche nel territorio lodigiano.
Numerose le segnalazioni ricevute nel tempo, che non intendono intralciare in alcun modo le operazioni delle Forze dell’ordine, ma offrire un semplice supporto alla famiglia, con cui Merlino si tiene costantemente in contatto.
Un appello per le persone scomparse
L’impegno si è poi allargato a tutti gli scomparsi, con un appello rivolto alle istituzioni, chiedendo una presenza concreta sul territorio e un’azione tempestiva da parte delle Forze dell’ordine.
L’appello di Mauro Merlino alla redazione di Prima Lodi:
“Tutto quello che faccio lo concordo sempre con la famiglia, perché l’obiettivo è uno solo: fare il possibile affinché questo ragazzo dia notizie o chi sa dov’è si faccia vivo. Ho mobilitato motociclisti e club in Lombardia e Piemonte, con volantini e iniziative diffuse. Credo che se Alessandro c’è ancora e sta bene, dovremo concentrarci non tanto nelle grandi città, ma nei paesi e nelle cittadine. Dopo l’appello a Chi l’ha visto stiamo allargando ovunque la mobilitazione.
Il problema è che quando un ragazzo sparisce, spesso viene aperto un fascicolo per allontanamento volontario. Questo significa perdere tempo. Noi chiediamo che ci siano linee guida chiare e un intervento immediato, perché un giovane in stato confusionale non può essere trattato come un fantasma. Alessandro deve diventare il punto di partenza per un cambiamento che riguardi tutti gli scomparsi.
Sto cercando di avere un incontro a Roma con la speranza che qualcuno possa ascoltarci. Abbiamo già stampato migliaia di volantini da distribuire in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, e continueremo. Bisogna tutelare le famiglie e chi scappa in uno stato confusionale. Non sono né di destra né di sinistra, ma mi appello a chi governa: bisogna dare risposte concrete. Manifestare senza essere ascoltati non serve a nulla. Gli scomparsi sono troppi e bisogna intervenire subito.”