Rivendeva gli alimenti che l'U.E. destina ai più bisognosi: in manette 49enne
I Carabinieri di Sant'Angelo hanno tratto in arresto un pregiudicato.

Invischiato in traffico illecito di alimenti, arrestato pregiudicato 49enne dai Carabinieri di Sant'Angelo Lodigiano.
L'indagine "Onlus Selvaggia"
Nella mattinata di oggi, 11 marzo 2021, i carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano hanno arrestato D’A.G., pregiudicato 49enne da poco trasferitosi a Sant’Angelo proveniente dalla provincia di Latina, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Lodi lo scorso 1° marzo 2021, dovendo scontare la pena detentiva di anni 4 e mesi due di reclusione.
La misura coercitiva è la naturale conseguenza degli episodi che hanno visto coinvolto il soggetto alla base dell’indagine convenzionalmente denominata “Onlus Selvaggia”, condotta dal N.A.S. Carabinieri di Milano, conclusasi nel febbraio del 2016 con l’emissione, da parte della Procura della Repubblica di Lodi, di 12 ordinanze di custodia cautelari in carcere e di numerosi altre denunce in stato di libertà nei confronti di soggetti accusati di associazione a delinquere di natura transnazionale finalizzato al riciclaggio di fondi dell’Unione Europea. Nello specifico i reati contestati spaziavano dall’associazione a delinquere, al peculato, alla ricettazione, al riciclaggio, auto riciclaggio e, appunto, al crimine organizzato trans nazionale, ed erano stati commessi tra luglio 2015 e febbraio 2016 in diciannove province italiane, tra cui quelle di Lodi e Milano.
Scoperte quasi un migliaio di condotte illecite
Grazie alle indagini condotte in maniera certosina dagli specialisti del Nucleo Antisofisticazioni Carabinieri di Milano, è stato possibile ricostruire quasi un migliaio di condotte illecite riconducibili ad oltre 13mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli sottratti dalle originarie finalità. In poche parole, essendo le derrate alimentari destinate a titolo gratuito ad attività socio assistenziali quali la Caritas, la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile, una volta reimmesse nel mercato formalmente legale, avevano fruttato loro la stratosferica cifra di 4 milioni di euro di guadagno.
Frode scoperta per "colpa" di irregolarità nella distribuzione degli alimenti
Secondo la ricostruzione degli inquirenti milanesi, proprio in Lombardia era stata organizzata la frode, scoperta a seguito di irregolarità sulla filiera della distribuzione, che hanno consentito di accertare che carichi di frutta venivano rivenduti sul mercato a prezzi concorrenziali, oppure inviati ai mercati dell’est Europa, fra cui Croazia e Romania.
D’A.G., espletate le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Lodi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento.