Tavazzano con Villavesco

Rapinò a mano armata la stessa farmacia due volte: pluripregiudicato tradito dai tatuaggi VIDEO

Il 55enne di Mulazzano è finito in manette.

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I carabinieri della Stazione di Tavazzano con Villavesco, a conclusione di una specifica attività investigativa, svolta sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi, hanno identificato ed arrestato G.L., 55enne pluripregiudicato di Mulazzano,  responsabile di due rapine commesse in danno della stessa farmacia del comune di residenza.

Arrestato rapinatore

Le due rapine, i fatti erano contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che il G.I.P. del Tribunale di Lodi ha emesso in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica, basata sull'attività investigativa dei carabinieri di Tavazzano con Villavesco, risalgono entrambe al mese di luglio scorso.

Autore di due rapine nella stessa farmacia di Mulazzano

Erano le  17.30 del 1 luglio 2020 quando uno sconosciuto, approfittando dell’obbligo di indossare la mascherina per l’emergenza sanitaria in atto travisato anche da un berretto da baseball e da un paio di occhiali da sole, sotto la minaccia di un taglierino si era fatto consegnare la somma di 400 euro dal farmacista, fuggendo via.
Lo stesso “modus operandi” gli inquirenti lo hanno riscontrato in occasione della seconda rapina, avvenuta il 21 luglio nella stessa farmacia, quando in prossimità dell’orario di chiusura uno sconosciuto, travisato allo stesso modo e armato di un taglierino, era riuscito a farsi consegnare altri 700 euro.

L'indagine dei Carabinieri

Il materiale probatorio in possesso dei carabinieri, costituito principalmente dalle dichiarazioni testimoniali, dalle riprese dei sistemi di video sorveglianza e dalla descrizione fisica fornita dai testimoni, tutti concordi nell’indicare il determinate particolare che il rapinatore avesse delle lettere tatuate sulle nocche delle mani e una benda bianca all’altezza dell’avambraccio sinistro, come per coprirne un altro, fin da subito hanno fatto ipotizzare agli inquirenti che i due episodi potessero essere stati perpetrati dallo stesso uomo.

Principale sospettato fermato durante un controllo stradale

La svolta alle indagini e la conferma dell’intuizione sono arrivate il 30 luglio 2020, quando i carabinieri di Tavazzano hanno controllato il principale sospettato, fermato durante un controllo alla circolazione stradale a bordo della propria Ford Ka.

L'uomo è risultato essere subito molto somigliante all’autore delle rapine, avendo peraltro tatuaggi sulle nocche delle mani e un tatuaggio sull’avambraccio sinistro.
Lo stesso, nella circostanza è stato trovato in possesso di una modica quantità di cocaina, venendo per questo sanzionato amministrativamente e sottoposto immediatamente dai carabinieri ad una perquisizione in casa d’iniziativa, dove oltre ad altra modica quantità di stupefacenti, hanno rinvenuto e sequestrato: un taglierino, pantaloni, maglia identici a quelli utilizzati o indossati dall’uomo durante le due rapine alla farmacia, riscontrandone l’assoluta compatibilità con le immagini estrapolate da sistema di videosorveglianza.
Per di più, sia in casa sia in un’autorimessa nella disponibilità di G.L., sono state rinvenute e sequestrate 763 munizioni di vario calibro, motivo per il quale egli è stato anche denunciato a piede libero alla locale Procura della Repubblica.

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Durante l'arresto ha cercato di scappare

In ultimo, a conferma dell’inclinazione a delinquere del soggetto, in occasione del suo arresto, avvenuto il 22 settembre 2020, quando è stato rintracciato per strada dai carabinieri di Tavazzano, lo stesso vistosi ormai smascherato, ha cercato di divincolarsi spintonando il militare che lo stava ammanettando, che tenacemente però lo ha trattenuto, impedendone la fuga, denunciandolo anche deferito per la resistenza a pubblico ufficiale. Durante la successiva perquisizione domiciliare, svolta in concomitanza con l’arresto, sono state rinvenute un’altra pistola tipo scacciacani cal. 8 e numerose munizioni, che si ritengono destinate alla commissione di altri delitti contro il patrimonio, per i quali sono in corso ulteriori verifiche.

G.L. è tuttora detenuto presso il carcere di Lodi a disposizione dell’A.G. mandante.

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