Polizia di Stato

Prima la lite dentro al bar poi l'aggressione ai poliziotti: daspo urbano per un 28enne

Il giovane non potrà frequentare i locali dove si somministrano cibi e bevande in tutta la provincia di Lodi.

Prima la lite dentro al bar poi l'aggressione ai poliziotti: daspo urbano per un 28enne
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Daspo Urbano per un 28enne resosi responsabile di una lite all'interno di un bar di Borghetto Lodigiano.

Daspo Urbano per un 28enne

Il Questore di Lodi ha emesso un Daspo Urbano nei confronti di un ventottenne italiano residente in provincia che, in stato di alterazione alcolica, la sera di Santo Stefano, prima dava inizio ad una lite all’interno di un bar di Borghetto Lodigiano e, successivamente, si scagliava contro le forze di polizia chiamate ad intervenire per riportare la situazione alla normalità.

Il soggetto, tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, è stato poi colpito dalla misura di prevenzione del Daspo Urbano che prevede il divieto di frequentare locali ove si somministrano alimenti e bevande di tutta la provincia di Lodi per la durata di 2 anni.

La violazione prevede la reclusione da 6 mesi a due anni e la multa di Euro da 8.000 a 20.000.

Anche un foglio di via

Il Questore ha emesso, inoltre, un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Lodi Vecchio per tre anni tre confronti di un cittadino albanese quarantaseienne e regolare sul territorio nazionale che, nel mese di novembre, in stato di manifesta ubriachezza, si è reso responsabile di una violenta rissa avvenuta all’interno di un locale situato a Lodi Vecchio.

Nel corso della rissa, che ha visto coinvolte numerose persone e che non ha avuto più gravi conseguenze solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri che hanno riportato la calma nel contesto degenerato, è stato anche ferito un avventore intervenuto per fare da paciere

Clienti senza mascherina

Nel weekend, del 15 e 16 gennaio 2022, infine la squadra di Polizia Amministrativa della Questura di Lodi ha effettuato controlli amministrativi in alcuni esercizi pubblici del capoluogo e della provincia.

In particolare sono stati controllati 16 esercizi pubblici e circa 300 avventori e contestati 6 illeciti amministrativi per il mancato rispetto della normativa anti-Covic vigente (sanzionati un titolare e 5 avventori privi di mascherina).

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