Prima la folle corsa in contromano per sfuggire ai Carabinieri, poi lo schianto contro un albero
La "piratessa della strada" pagherà molto cara la sua fuga.
Tavazzano con Villavesco: donna scappa ai Carabinieri e si schianta contro un albero dopo una fuga di 10 km.
I Carabinieri faccia a faccia con un'auto in contromano
Nel pomeriggio di ieri, 21 aprile 2020, i carabinieri della Stazione di Tavazzano con Villavesco, all’incirca verso le ore 16.30, mentre pattugliavano la Via Emilia in territorio di Tavazzano, all’altezza della S.P. 218 in direzione nord, improvvisamente si sono trovati di fronte una Opel Crossland “x” condotta da una donna che viaggiava contromano. Ed è stato solo grazie alla presenza di spirito e alla prontezza di riflessi del militare autista che è stato evitato quello che sembrava un impatto inevitabile. I carabinieri, sul momento scossi per l’accaduto e stupiti dall’atteggiamento della donna che invece di fermarsi è scappata come se nulla fosse, incurante delle conseguenze, si sono posti al suo inseguimento lungo la via Emilia, adottando ogni precauzione e attivando i dispositivi luminosi e sonori nel tentativo di avvisare dell’imminente pericolo gli altri utenti della strada e per far desistere “il pirata della strada” dal continuare la fuga, senza però l’effetto sperato.
Corsa in contromano finito contro un palo
La folle corsa è durata per circa 10 km, sempre contromano, fino a che l’auto tedesca ha imboccato viale Europa di Lodi dove ha oltrepassato l’incrocio semaforico a velocità sostenuta e dove, senza più il controllo dell’autista, ha abbattuto il palo semaforico andando infine a sbattere contro un albero, dopo aver invaso per circa 150 metri un parco cittadino, fortunatamente senza colpire le poche persone che si trovavano lì per portare a spasso i propri cani nel rispetto delle restrizioni post-epidemia.
Chi era la "piratessa della strada"
I carabinieri hanno immediatamente prestato i primi soccorsi alla donna, identificandola per J.K.A., una 41enne originaria della Polonia residente a Casalmaiocco, accertando che la Opel Crossland era intestata al 73enne S.C., un italiano suo convivente, richiedendo l’intervento dei sanitari poiché la donna ha accusato forti dolori alla nuca, evidentemente dovuti al forte impatto. Trasportata a mezzo ambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale di Lodi, le è stato riscontrato un trauma alla rachide cervicale guaribile in sette giorni e un tasso alcolemico dello 0.42 g/l, con conseguente ritiro della patente di guida la cui scadenza, al pari della polizza assicurativa della Opel, è risultata prorogata dal decreto ministeriale emesso appositamente per il procrastinarsi dell’emergenza sanitaria.
La “bravata” è costata cara alla donna, perché oltre a essere stata denunciata per resistenza a Pubblico Ufficiale, è stata sanzionata amministrativamente per circa 1.000/00 euro per le diverse violazioni al codice della strada, oltre ad ulteriori 500 euro per le violazioni in materia di contenimento della propagazione del virus, mentre l’auto, non più marciante perché distrutta nella parte anteriore causa il doppio urto, è stata affidata a una depositeria autorizzata di questo centro.