“Paziente 1”, il merito della diagnosi va diviso… per due
Ad avere l'intuizione non fu solo l'anestesista Annalisa Malara, ma anche la dottoressa Laura Ricevuti.
Sono due le dottoresse ad aver contribuito ad effettuare la diagnosi del “Paziente 1”: non solo l’anestesista Annalisa Malara ma anche la dottoressa Laura Ricevuti.
“Paziente 1”, il merito della diagnosi va diviso… per due
Non è stata solo l’anestesista cremonese Annalisa Malara dell’ospedale di Codogno a “sospettare” che il paziente 1 avesse contratto il Covid, ma anche Laura Ricevuti, di Pavia, dottoressa del reparto di medicina. Quel 22 febbraio entrambe ebbero un ruolo decisivo nello scoprire il primo caso di Coronavirus in Italia.
Come ormai è noto, Mattia, entrò in condizioni critiche all’ospedale di Codogno: aveva febbre alta e difficoltà respiratorie. Gli venne diagnosticata, tramite tac, una polmonite bilaterale interstiziale che aveva intaccato entrambi i polmoni. La dottoressa Laura Ricevuti fu la prima a entrare nella sua stanza e a chiedere se fosse stato in Cina. Lui ricordò solo un viaggio a New York, fatto a dicembre. Ma quella non era una zona a rischio Covid.
Il peggioramento
Nella notte il quadro clinico di Mattia peggiorò. Venne risottoposto a tutti gli esami. Il vero problema era che non saturava a sufficienza, nonostante gli fosse stato aumentato il flusso di ossigeno. Così è stato portato in rianimazione e intubato. La mattina seguente, la dottoressa Ricevuti, ha convocato la moglie di Mattia chiedendole se il marito fosse stato di recente in Cina. Sospettava, infatti, potesse trattarsi di Covid, ma per averne la certezza avrebbe dovuto sottoporlo a tampone. Una procedura permessa solo in pazienti che fossero stati in Cina o a contatto con persone state in quel continente. Ed è allora che la moglie di Mattia si ricorda della cena di lavoro con un collega appena rientrato dal paese asiatico.
La sinergia con la dottoressa Malara
A questo punto la Ricevuti si confronta con la collega Annalisa Malara. Quest’ultima, già a conoscenza della gravità della situazione, riesce a far fare il tampone a Mattia, che darà responso positivo. Le due dottoresse dunque hanno agito in sinergia e sono state determinanti nel diagnosticare il “paziente1” e riconoscono l’una all’altra i meriti in questa vicenda. Meriti riconosciuti anche dal Presidente Mattarella che, settimana scorsa, nomina entrambe cavalieri al merito.