Parcheggi privati: Gardaland perde il braccio di ferro col Comune
Il parco divertimenti dovrà rendere due terzi dei suoi stalli ad uso pubblico, oppure destinare una quota degli introiti al Municipio.
Il parco di divertimenti più famoso d’Italia alla fine non l’ha spuntata, dopo tre anni di contenzioso legale. Il Comune di Castelnuovo del Garda ha vinto la causa dinanzi al Tar del Veneto: due terzi del posteggi privati a pagamento dovranno diventare pubblici oppure parte degli incassi dovrà essere destinato al Municipio.
Parcheggi privati Gardaland diventano pubblici
Si parla di un’area di quasi 114 mila metri quadri su un totale di 165 mila. Secondo il Tribunale amministrativo con sede a Venezia, seconda sezione, il ricorso presentato nel 2015 dal maxi parco non ha fondamento, tanto che l’ha rigettato. Anche se per cantare definitivamente vittoria, l’Amministrazione comunale dovrà attendere con tutta probabilità un ultimo passaggio al Consiglio di Stato e sarà da vedere anche come finirà la partita sugli arretrati accumulati nel corso degli anni.
La vicenda iniziò nel marzo 2015
Nel marzo 2015, il Comune intimò a Gardaland di ripristinare la legittima destinazione quale parcheggio a uso pubblico consentendone il libero utilizzo alla collettività. Secondo il parco invece non sarebbe stata prevista una concessione avente ad oggetto beni pubblici né un controllo tariffario, né è prevista la possibilità di computare tali aree a parcheggio pubblico con obbligo di cederle al Comune. I giudici amministrativi hanno stabilito infine che le aree menzionate dalle convenzioni relative agli strumenti urbanistici attuativi, sono vincolate all’uso pubblico.