CRONACA

Omicidio Mohamed Kaoukeb Raji: svolta nelle indagini, fermato un 30enne

Il giovane 21enne è stato ucciso a colpi di fucile e abbandonato in un campo di granoturco nel Lodigiano. Un uomo si è presentato spontaneamente in Procura, ma è stato sottoposto a fermo come indiziato di delitto

Omicidio Mohamed Kaoukeb Raji: svolta nelle indagini, fermato un 30enne
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Omicidio di Mohamed Kaoukeb Raji, il 21enne marocchino trovato senza vita nelle campagne lodigiane, svolta inaspettata quella che vede come protagonista un 30enne che, di sua spontanea volontà, ha deciso di recarsi in Procura accompagnato dal suo avvocato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 2 luglio 2025.

Omicidio del 21enne

È stato trovato senza vita da amici e parenti, ucciso con evidenti segni di colpi d'arma da sparo, nella giornata di sabato 28 giugno 2025, in un campo di granoturco tra Pieve Fissiraga e Villanova del Sillaro, in provincia di Lodi.

La vittima è un giovane 21enne abruzzese, Mohamed Kaoukeb Raji, proveniente da Avezzano, in provincia di L’Aquila, il cui corpo è stato rinvenuto nei pressi di Cascina Mongiardino. 

Secondo una prima ricostruzione pare che Mohamed sia stato ucciso a colpi di fucile, indirizzati al torace, per poi esser lasciato in un campo di granoturco, vicino alla strada provinciale 188. Ricostruzione che necessita il parere del medico legale, dopo aver accuratamente analizzato la salma del ragazzo.

I collegamenti con la droga

Le Forze dell'Ordine continuano ad essere impegnate per ricostruire i fatti accaduti nella giornata di sabato, senza tralasciare le cause legate alla sua scomparsa, denunciata ufficialmente dalla madre nella serata di venerdì. Sono numerose le principali piste ipotizzate.

Le dinamiche dell'accaduto e i precedenti del ragazzo lasciano ipotizzare ad un collegamento con il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Ipotesi più plausibile dal momento che le campagne in cui è stato trovato il suo cadavere, sono note come luogo di spaccio di sostanze.

I Carabinieri, coordinati dal Pm Martina Parisi hanno concentrato le indagini sull'amico del 21enne, che ha avvisato la madre della morte del ragazzo, per scoprire elementi utili a ricostruire dettagliatamente la dinamica di quanto accaduto.

L'indagine ha però ottenuto una svolta inaspettata nel pomeriggio di ieri, quando un 30enne marocchino, domiciliato a Milano, ha deciso di presentarsi spontaneamente in Procura a Lodi, accompagnato dal suo avvocato, per dichiararsi estraneo ai fatti. L'uomo, nuovo indiziato, avrebbe quindi negato un coinvolgimento al delitto, ascoltato dagli inquirenti.

Nonostante le sue dichiarazioni di estraneità, i carabinieri avevano già condotto delle indagini sul suo nome e per questo nei suoi confronti è stato disposto il fermo come indiziato di delitto ed è stato accompagnato in cella a disposizione del Gip per la convalida.