Sant'Angelo Lodigiano

Nuovi controlli a Cascina Belfuggito: riscontrate diverse irregolarità

Nel corso del servizio i carabinieri hanno identificato in tutto otto minori e ventuno adulti; di questi, quattro sono stati denunciati.

Nuovi controlli a Cascina Belfuggito: riscontrate diverse irregolarità
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La cascina Belfuggito è stata ancora una volta al centro delle attenzioni dei carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano, che la mattina dello scorso 12 maggio hanno svolto un altro mirato servizio al fine di censire i soggetti ivi dimoranti, attesa la continua evoluzione anche in termini numerici degli stessi.

Nuovi controlli a Cascina Belfuggito: altre irregolarità riscontrate

Nel corso del servizio i carabinieri hanno identificato in tutto otto minori e ventuno adulti; di questi, quattro sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lodi per furto di energia elettrica, e non è la prima volta che carabinieri e tecnici dell’Enel son dovuti intervenire per ripristinare i danni causati dagli allacciamenti abusivi appositamente costituiti per sottrarre fraudolentemente energia elettrica dalla vicina cabina di derivazione dell’Enel. I quattro denunciati, che occupano abusivamente altrettanti appartamenti della struttura, sono vecchie conoscenze stanziali in cascina, vale a dire, la 55enne S.V., la 24enne M.C., il 23enne M.I. e la 50enne S.I., tutti, tranne la prima, gravati da precedenti di polizia.

Continuo riciclo di persone

Tra gli altri soggetti identificati, invece, quattro non erano mai stati notati prima in Cascina, a dimostrazione continua variabilità delle presenze.

Nel dettaglio, si tratta di due uomini, entrambi gravati da precedenti di polizia, vale a dire, il 33nne V.A., ucraino residente in provincia di Milano e il 54enne B.A., rumeno residente in provincia di Cosenza, e di due donne, la 40enne B.M., rumena residente in provincia di Vibo Valentia e la 49enne J.E.R., polacca senza fissa dimora.

Questi sono stati poi accompagnati in Questura a Lodi, dov’è stato verificato che per V.A. non vi erano i presupposti di legge per la sua permanenza in Italia, motivo per il quale gli è stato notificato il provvedimento di allontanamento entro 30 giorni, dal territorio nazionale emesso dal Prefetto di Lodi, mentre a carico degli altri tre è stato proposto il provvedimento del foglio di via obbligatorio dal comune di Sant'Angelo Lodigiano.

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