“Non per vantarmi ma sono di Codogno”, l'iniziativa per aiutare la Croce Rossa
Un'idea nata da Cinzia Bogazzi, nata a Codogno e originaria di San Fiorano.
“Non per vantarmi ma sono di Codogno”: la maglietta nata da un’idea di Cinzia Bogazzi, per aiutare la Croce Rossa cittadina.
“Non per vantarmi ma sono di Codogno”: come è nata l’idea
L’idea di questa iniziativa nasce da Cinzia Bogazzi, nata a Codogno e originaria di San Fiorano dove ha vissuto fino all’età di 33 anni. Ormai residente fissa a Milano, Cinzia è stata coinvolta fin da subito nell’immensa vicenda del Coronavirus avendo appunto tutta la famiglia residente a Codogno, oltre a moltissimi affetti e amicizie.
Frequentando con assiduità la zona anche ora si è messa immediatamente in auto quarantena e nei primi giorni di smarrimento, isolamento e confusione, in una telefonata con l’amica Clara di San Fiorano, lei in quarantena obbligatoria, al fine di sconfiggere un po’ la rabbia, un po’ l’ansia e un po’ per orgoglio di provenienza le è venuto in mente di fare una maglietta che loro due avrebbero sfoggiato in tempi migliori con scritto: Non per vantarmi ma sono di Codogno.
Ne ha fatte stampare 4 a titolo personale in un negozio di un’amica a Sant’Angelo Lodigiano in due versioni: una per loro codognine e due per amiche con la scritta: “Non per vantarmi ma ho un’amica di Codogno”.
Arrivano gli sponsor
Successivamente ha pensato di mettere in pratica la sua idea per poter fare qualcosa di concreto per la sua gente, ha quindi messo un post su facebook e nel giro di una mattina è stata sommersa da mail, messaggi e telefonate di supporto.
In due giorni si sono concretizzati gli sponsor:
BLURIVER SRL Pavia
Bluriver srl, a cui fanno capo le strutture Puravida di San Martino Siccomario, un centro con piscina, campi da gioco, ristorante e location eventi immerso in un grande parco e Bluriver Centro Sportivo di Pavia, una struttura, sulle sponde del Ticino dedicata allo sport, ai bambini e alle famiglie. Il senso di aggregazione, la libertà e lo stare insieme sono lo spirito guida di Bluriver srl e per questo ha subito appoggiato l’iniziativa considerandola un piccolo gesto di concretezza ma un grande gesto di speranza.
Acli Lombardia
Le ACLI Lombardia APS rappresentano la struttura regionale delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, associazione di promozione sociale presente in tutto il territorio nazionale e in 40 paesi del mondo.
In Lombardia le ACLI contano quasi 100.000 soci volontari, organizzati in più di 450 strutture di base (Circoli) distribuite su tutto il territorio regionale e comprendono, nel loro sistema, esperienze associative (AVAL OdV, Unione Sportiva Acli, Centro Turistico Acli, Federazione Anziani e Pensionati, AcliColf, Acli Terra), di servizio (Patronato Acli, Centri di Assistenza Fiscale), educative e formative (Fondazione Enaip), di cooperazione abitativa e sociale, di cooperazione allo sviluppo (Ipsia).
Le ACLI ispirano la propria azione alla triplice fedeltà ai lavoratori, alla democrazia e al Vangelo, promuovendo partecipazione, solidarietà e responsabilità per costruire una nuova qualità del lavoro, del vivere civile, della convivenza e della cooperazione. Per loro natura e mission, le ACLI si rivolgono come esperienza popolare primariamente alle fasce più fragili e vulnerabili della popolazione attraverso attività di ascolto, sostegno, educazione, promozione, accompagnamento della partecipazione attiva dei cittadini all’interno di tematiche quali il welfare, il lavoro, l’educazione, il volontariato e l’impresa sociale.
In particolare, le ACLI Lombardia APS sono da tempo impegnate nella promozione di esperienze di volontariato e fraternità per un’economia del dono e della reciprocità e di educazione delle persone e della comunità a comportamenti sobri, sostenibili e solidali. Queste iniziative sono caratterizzate dalla partecipazione dei Circoli territoriali e delle strutture provinciali, dalla collaborazione con la rete dei servizi (sia quelli del sistema aclista, sia esterni a questo), dalla compresenza di professionalità esperta e di risorse volontarie.
Spartaco Chiapparoli
Premetto che come Cinzia abito a Milano ormai da 15 anni, ma per 40 anni della mia vita ho vissuto tra Casalpusterlengo e Codogno, e attualmente tutti i miei familiari e gli amici più cari risiedono in questi due Comuni, e purtroppo è dal 21 Febbraio, giorno che scoprirono il primo caso del Coronavirus, che non li vedo. In quei giorni mi sentivo impotente, avere i miei affetti più cari in quella Zona Rossa e non poterli aiutare mi destabilizzava. Aggiungo che a rincarare la dose di impotenza fu l’orribile discriminazione da parte del resto dell’Italia e del Mondo “Sano”, verso questi incolpevoli abitanti appellandoli con i peggiori insulti sui media, sui social e dal vivo. E questa gogna mediatica andò avanti per parecchi giorni e stava rovinando la reputazione degli abitanti di quei comuni, e l’economia del Lodigiano.
Poi un giorno vidi sulle pagine social di Cinzia questa bellissima maglietta, che riportava in poche righe quel riscatto sociale e morale di cui quelle persone avevamo realmente bisogno: NON PER VANTARMI, MA SONO DI CODOGNO…trasformando un momento di crisi in un’opportunità di vanto…geniale pensai.
La contattai immediatamente e mi proposi, come privato cittadino, di aiutarla partecipando alla realizzazione di questa bellissima e singolare idea avente tra l’altro come scopo un’iniziativa benefica di tutto rispetto: donare l’intero incasso della vendita ai VOLONTARI della Croce Rossa di Codogno.
Incasso in beneficenza
Per me aiutare Codogno, città che amo, significa poter finalmente aiutare da lontano le persone a me più care.
E poi scusate, ma anch’io NON PER VANTARMI MA … “MI SENTO” DI CODOGNO
Sono riusciti a produrre e realizzare 1.300 magliette che saranno consegnate in questi giorni alla proloco di San Fiorano, la quale si è resa disponibile alla distribuzione e vendita. Tutto il ricavato, senza alcuna copertura di spese andrà totalmente in beneficenza ai volontari della croce rossa di Codogno.