PAURA NEL LODIGIANO

Nel Lodigiano la paura torna a crescere insieme ai contagi: più positivi a Codogno, nessuno a Casale

Un dubbio sembra venir confermato: forse era troppo presto per riaprire la ex zona rossa.

Nel Lodigiano la paura torna a crescere insieme ai contagi: più positivi a Codogno, nessuno a Casale
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La paura torna nel Lodigiano. Dopo diversi giorni consecutivi in cui sembrava che in tutto il Lodigiano il trend dei contagi fosse in discesa, dopo le prime settimane di picco, i dati confermano purtroppo una sconcertante verità: non è più così.

Nel lodigiano i contagi tornano a salire

I contagi stanno infatti tornando a salire in provincia di Lodi dopo che a Codogno, epicentro della pandemia in Lombardia, si era persino giunti ad avere una crescita pari allo zero ma che ora segna sei positivi in più.

Durante l'isolamento della "ex zona rossa" nessuno poteva entrare o uscire dai comuni blindati, con controlli serrati ad ogni varco, negozi completamente chiusi e persone obbligate a rimanere a casa. Ad oggi la situazione dei divieti in Italia,  seppur con le ultime misure siano ben più stringenti rispetto a quelli disposti l'8 marzo, non risulta ancora essere così serrata come è stato per due settimane nei comuni lodigiani isolati. Per questo stesso motivo Regione Lombardia ha disposto misure ancor più severe e precise rispetto a quelle Governative.

La rabbia dei sindaci della Ex zona rossa

"Che senso ha chiudere tutto se poi, appena arrivano i primi risultati positivi, si dà la possibilità di riaprire negozi e di spostarsi per lavoro praticamente ovunque?".

E' questo, in poche parole, il pensiero del sindaco di Codogno Francesco Passerini, condiviso anche da altri sindaci e residenti della ex zona rossa, che tuttavia - va precisato - non è stata revocata quanto in realtà estesa.

Secondo il sindaco di Codogno l'emergenza è ancora in atto, in un mese le persone morte sono quasi il triplo rispetto agli anni passati (in alcune zone, come quella bresciana e bergamasca, il rapporto è purtroppo ben più alto).

Ogni giorno ancora si muore di Coronavirus: ogni giorno l'Italia vive un'emergenza che, a detta di chi ha vissuto misure più stringenti ed efficaci, va affrontata come tale con maggiori divieti per fermare il virus. Il Lodigiano non vuole rivivere il terrore e la sofferenza di un mese fa.

A Casalpusterlengo zero contagiati

Le belle notizie, però, fortunatamente non mancano. Come confermato dal Sindaco di Casalpusterlengo Elia Delmiglio nella giornata di ieri, in paese si è riscontrata la crescita pari a 0:

"I dati che arrivano oggi da Regione Lombardia non ci rassicurano: tantissimi nuovi contagi e tantissimi nostri concittadini Lombardi non ce l’hanno fatta. Oggi a Casalpusterlengo però registriamo per la prima volta dall’inizio emergenza un +0 nei contagi. Infatti, come ieri, il bilancio dei nostri concittadini positivi al Coronavirus è di 167. Questo non deve illudere nessuno, poiché il nemico silenzioso e crudele è vivo e pronto ad aggredire. Per poterlo allontanare è fondamentale stare in casa, fare sacrifici e rispettare responsabilmente le regole."

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