Muore a 36 anni Salvatore Parini, viveva a Codogno e faceva il pizzaiolo
Colpito da una malattia del sangue, lascia la moglie Mayrelis con cui era sposato dal 2021 e il figlio Julio Cesar
In questo momento di lutto, è stato chiesto che, anziché inviare fiori, eventuali offerte siano devolute all'associazione "Il Samaritano Onlus" di Codogno che si occupa dei pazienti oncologici e delle loro famiglie.
Muore a 36 anni il pizzaiolo Salvatore
Il cuore di Codogno e della comunità siciliana è pieno di dolore per la perdita improvvisa di Salvatore Parini, il pizzaiolo di soli 36 anni deceduto ieri, mercoledì 3 gennaio 2024. Originario di Lentini, in provincia di Siracusa, Salvatore lascia moglie Mayrelis con cui era sposato dal 2021, il figlio Julio Cesar, la suocera Lina e tutti gli amici che lo hanno amato.
La sua breve ma intensa esistenza è stata segnata da una salute precaria causata da diversi problemi cardiaci e da una malattia rara che gli ha improvvisamente tolto la vita. Lavorava come pizzaiolo in provincia di Lodi ed era un grande lavoratore nonostante i molti problemi.
Un post pubblicato da Salvatore un mese fa in cui comunicava agli amici di essere in ospedale:
Niente fiori ma offerte per beneficienza
I suoi funerali si terranno venerdì 5 gennaio alle ore 15 presso la Chiesa Parrocchiale di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata a Codogno. Il corpo di Salvatore arriverà in chiesa venerdì pomeriggio dalla camera mortuaria della Fondazione Opere Pie di Codogno in via Ugo Bassi e successivamente sarà cremato.
In questo momento di lutto, è stato chiesto che, anziché inviare fiori, eventuali offerte siano devolute all'associazione "Il Samaritano Onlus" di Codogno che si occupa dei pazienti oncologici e delle loro famiglie per onorare la memoria di Salvatore attraverso un gesto di generosità che rispecchia i valori di solidarietà e altruismo.
Grande tifoso dell'Inter, amava la musica
Contagiosa la sua passione per l'Inter che esibiva sempre sui social festeggiando ogni vittoria della sua squadra del cuore e gufando ironicamente contro Milan e Juventus. Amava la musica napoletana e il reggaeton e dalle parole che scriveva e condivideva si poteva chiaramente intuire che non è sempre stata una vita facile per lui.
Affermava che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio come a sottintendere che qualche fregatura l'aveva segnato. Si descriveva come una persona seria ma troppo timida, una caratteristica che non gli piaceva ma che non gli impediva di essere un amico fedele e socievole. La sua forza si evince anche dal coraggio che aveva
Ho avuto modo di conoscerlo in pizzeria! Persona squisita, attento ai clienti e molto gentile!!! Mi dispiace tanto 😪! R.i.p💐! Condoglianze alla famiglia