A Brembio

Muore a 18 anni sul lavoro, l'indignazione del Leader UGL e della Consigliera Regionale del Pd

Indignazione e sconforto per la perdita del giovane 18enne, "servono sistemi di tutela per i lavoratori"

Muore a 18 anni sul lavoro, l'indignazione del Leader UGL e della Consigliera Regionale del Pd
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Questa mattina, per via di un tragico incidente verificatosi sul posto di lavoro, ha perso la vita Pierpaolo Bodini, un giovane operaio di 18 anni che, mentre eseguiva la manutenzione di una seminatrice, è rimasto schiacciato dal macchinario. Inutile l'arrivo tempestivo dei soccorsi giunti nei pressi di Brembio, il giovane 18enne è infatti  morto sul colpo.

Pierpaolo Bodini

Ancora morti sul lavoro

L'incidente verificatosi questa mattina in via Cavour 34 , che è costato la vita al giovane operaio, ha scosso l'intera comunità lodigiana e non solo. Con lui era presente un collega, un 20enne, rimasto traumatizzato dall'accaduto e poi trasportato in stato di shock all'Ospedale di Codogno.

Continua ad aumentare il numero delle morti bianche, nel corso dell'anno 2024. Da gennaio 2024 è ammontata a 23 la cifra degli incidenti mortali avvenuti sul posto di lavoro. I dati degli infortuni mortali accaduti sul lavoro e segnalati dall'ATS, riportati dalla Regione Lombardia, sono aggiornati al 15.06.2024.

L'ultima morte sul lavoro, registrata, è avvenuta solo qualche giorno fa. Un giovane 34enne che, mentre effettuava un sopralluogo lungo un canale nel territorio pavese, ha perso tragicamente la vita a Borgo San Siro.

Secondo quanto riportato dalla Regione Lombardia, i casi di incidenti mortali avvenuti sul posto di lavoro nell'anno 2023 sono 54 e l'82% delle vittime ha un'età media inferiore ai 40 anni. Nel corso dell'anno 2022 invece i casi registrati ammontano a 61 nella sola Regione Lombardia.

Sistemi per la tutela dei lavoratori

Data la rilevanza dei dati raccolti e segnalati dall'ATS, i quali indicano un aumento preoccupante delle vittime degli incidenti avvenuti durante l'orario lavorativo, è necessario sviluppare un sistema per la tutela dei lavoratori.

Segretario Generale UGL

Questo è il pensiero del Segretario Generale UGL, Paolo Capone, e del Segretario Regionale UGL Lombardia, Maurizio Buonfino, che tramite una nota congiunta hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia del 18enne che ha perso la vita questa mattina.

"Siamo sconvolti e indignati per l’ennesima tragedia che si è consumata oggi all'interno di una cascina a Brembio, nel Lodigiano, in cui ha perso la vita un 18enne, rimasto schiacciato, secondo una prima ricostruzione, dalla caduta di un pesante componente di una macchina agricola mentre lavorava. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza nazionale, che non può essere considerata una semplice fatalità."

"Il fenomeno delle cosiddette morti bianche è inaccettabile in un Paese avanzato, la cui Costituzione si basa sul diritto al lavoro. Crediamo che investire nella sicurezza significhi puntare sul rafforzamento dei controlli, sulla cultura della sicurezza e sulla formazione a partire dalla scuola. Riteniamo, inoltre, che intensificare le sanzioni sia doveroso in caso di violazioni delle norme. Il bilancio delle vittime in Italia mostra un trend insostenibile, per cui l'indignazione non basta più. Serve costruire un sistema che garantisca maggiori tutele ai lavoratori."

Consigliera regionale del Pd

Anche la Consigliera Regionale del Pd, Roberta Vallacchi, dopo aver appreso la notizia ha scritto un messaggio di cordoglio rivolto alla famiglia, incentrando l'attenzione sull'importanza del rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione.

"Esprimo il mio più profondo cordoglio e tutta la mia vicinanza alla famiglia. È una tragedia e un enorme dolore leggere quello che è accaduto e il pensiero corre subito ai cari della vittima, colpiti dalla morte di un ragazzo così giovane. Ancora più ingiusta perché avvenuta per l’ennesima volta sul luogo di lavoro, dove si dovrebbe operare in totale sicurezza. Ma nemmeno nella moderna Lombardia è così e molto si potrebbe e si dovrebbe fare per prevenire gli infortuni sul lavoro."

Consigliere Roberta Vallacchi

"La questione è sempre la stessa: continuiamo a ripetere che devono essere rafforzati i dipartimenti di prevenzione, che comprendono la sicurezza sul lavoro, con personale e strumenti per fare i controlli necessari. Ma questa maggioranza, in 30 anni di governo della Lombardia, ha continuato a impoverire la prevenzione, tagliando dipartimenti, risorse umane e investimenti e togliendo presidi fondamentali dai territori che si occupavano di sicurezza sul lavoro e prevenzione degli infortuni."

Arriva anche sui social l'indignazione della Consigliera, la quale tramite un post su Facebook ha scritto: "Un’ingiustizia che non dovrebbe accadere, a maggior ragione sul luogo di lavoro."

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