Mitica pedalata da Codogno a Vò Euganeo per le vittime del Covid
L'evento è stato patrocinato da Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Federazione Italiana Ciclismo.
Una pedalata per ricominciare dopo il Covid: il luogo simbolo da cui è partito il gruppone non poteva che essere Codogno, la meta finale è stato il paesino di Vo' Euganeo, anch'esso balzato agli onori delle cronache per essere stato il primo comune del Veneto diventato "zona rossa".
Da Codogno a Vo' Euganeo: ripartire dopo il Covid
Sabato 11 luglio le due comunità che per prime ha fronteggiato l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus sono state idealmente collegate attraverso l'impresa di 24 ciclisti rappresentanti le società Continental italiane (Biesse Arvedi, Colpack Ballan, Casillo Petroli Firenze Hopplà, Cycling Team Friuli, Sangemini Trevigiani, Iseo Serrature, General Store, Area Zero D’Amico) che, partiti dal Lodigiano, sono giunti nel Padovano. L'evento è stato patrocinato da Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Federazione Italiana Ciclismo.
Tappa simbolo a Cremona
Il percorso di 172 chilometri è stato spezzato in piccole (simboliche tappe), dopo Terranova dei Passerini è stata infatti la volta di Cremona. Sul piazzale dell'ospedale Maggiore, altro polo sanitario simbolo della lotta al Covid, è stata donata a medici ed infermieri la maglia indossata da tutti i ciclisti con i colori dell’associazione “I colori per la pace”, organizzatrice dell'evento.
Il gagliardetto
"Consegnerò ai ciclisti un gagliardetto che vogliamo venga poi dato al sindaco di Vo’ Euganeo" ha detto il sindaco di Codogno Francesco Passerini, invitando nel Lodigiano il collega Giuliano Martini, in modo che possa raccontare anche la loro terribile esperienza. La maglie indossate sabato dagli atleti verranno successivamente messe all’asta on line in favore delle associazioni dei territori colpiti e per Colori per la pace.