l'allarme dei carabinieri

Malviventi in azione con la nuova "truffa del catalogo": ecco come agiscono

Attenzione a chi fate entrare in casa e, soprattutto, a cosa firmate!

Malviventi in azione con la nuova "truffa del catalogo": ecco come agiscono
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Continua senza sosta l'attività di controllo dei Carabinieri finalizzata alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità, con particolare attenzione alla repressione delle truffe in danno di persone anziane: in particolare la così detta “truffa del catalogo” è una delle ultime frontiere delle frodi in danno di anziani.

Malviventi in azione con la "truffa del catalogo"

I malviventi, con la scusa di una semplice firma su una ricevuta per la ricezione di un catalogo o di buoni sconto, attivano un contratto, in cui l’ignara vittima si impegna a pagare cifre che possono arrivare fino a svariate migliaia di euro.
Il tutto inizia con una telefonata da parte di un call center, che chiede di rispondere ad un piccolo sondaggio, terminato il quale si riceveranno vantaggiosissimi buoni sconto per l’acquisto di merce varia. Il consumatore, attratto da questa prospettiva, accetta di rispondere alle domande; così, pochi giorni dopo, presso la sua abitazione si presenta il truffatore che chiede la firma della ricevuta, per certificare l’avvenuta ricezione dei buoni sconto. Purtroppo, quello che si firma non è affatto una ricevuta, bensì un contratto con cui ci si impegna a pagare migliaia di euro per l’acquisto di oggetti.
I truffatori lasciano trascorre 14 giorni senza dare loro notizie, per poi ripresentarsi a casa dell’ignara vittima, chiedendo i soldi dovuti o addirittura, offrendo la possibilità di un finanziamento, e mettendo quindi in atto un nuovo tentativo di truffa. Comprensibilmente presi dal panico, molti procedono al pagamento di diverse migliaia di euro.

Come sventare la truffa

Solo la prontezza della vittima, quasi sempre anziana, che avverte i carabinieri dell’imminente visita può consentire di dare risposta in termini di contrasto all’illegalità, permettendo di tutelare l’intera comunità.

L’Arma, oltre ad esortare eventuali vittime a denunciare presso qualsiasi Stazione, ribadisce alcuni utili consigli:
 controllare sempre ciò che si sta firmando, non cadendo nel tranello del “mi basta una firmetta qui”;

 farsi rilasciare sempre una copia di quello che si è firmato: se si tratta effettivamente di una ricevuta non ci saranno problemi. Nel caso invece di un contratto/truffa avrete la possibilità di annullare il vostro impegno;
 in caso di erronea stipula, è importante agire prima che scadano i 14 giorni dal vostro acquisto per poter così annullare l’impegno di pagamento estorto con l’inganno, senza dover poi pagare alcunché.
 in ogni caso anche dopo i 14 giorni è possibile rimediare, contestando il contratto e sporgere denuncia;
 richiedere l’intervento dei Carabinieri, già al momento del primo contatto avuto con il sospetto truffatore.

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