Lotta allo spaccio: un arresto e una denuncia, sequestrato oltre mezzo etto di cocaina
Arrestato un pluripregiudicato di Lodi.
Il 13 e 14 giugno 2020 i Carabinieri delle Stazioni di Lodi e Sant’Angelo, assieme a quelli della dipendente Sezione Radiomobile, nel contesto di un più ampio progetto che ha come fondamento la sicurezza, hanno svolto mirati servizi anti-droga in alcuni luoghi noti come teatro di incontri fra pusher ed acquirenti, con il risultato di rinvenire poco più di mezzo etto di cocaina e circa trecento grammi di hashish.
In manette pregiudicato lodigiano
La sera del 14 giugno i carabinieri della Sezione Radiomobile che hanno eseguito una perquisizione domiciliare d’iniziativa in via Spezzaferri di Lodi, precisamente nell’abitazione di P.M., 48enne senza lavoro con numerosi precedenti di polizia, che i militari tenevano d’occhio da qualche tempo insospettiti dai suoi movimenti e continui incontri certamente non consoni allo stato di disoccupato e quindi, verosimilmente connessi
a qualche illecita attività. Una volta entrati in casa, infatti, i carabinieri non hanno dovuto faticare più del dovuto per avere conferma della bontà dell’intuizione, perché in bella mostra sul comodino nella camera da letto di P.M. hanno rinvenuto sette panetti di hashish, per un peso complessivo di 286 grammi, un bilancino elettronico di precisione utilizzato per suddividerli in dosi più piccole destinate allo spaccio al dettaglio, e un proiettile calibro 9 M38 per uso civile, la cui illecita detenzione gli è costata anche il deferimento per violazione del reato dall’art. 697 del C.P., che prevede l’arresto da tre a dodici mesi oltre l’ammenda fino a 371 euro.
Tutto il materiale è stato sequestrato in attesa del successivo deposito presso l’ufficio corpi di reato del Tribunale di Lodi, mentre P.M. è stato portato in caserma all’Albarola per l’iter burocratico e dopo aver trascorso una notte nella camera di sicurezza del Comando Provinciale, nel primo pomeriggio dello stesso 15 giugno, in video conferenza è stato celebrato il giudizio con rito direttissimo nel corso del quale è stato convalidato l’arresto e a lui è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa della definizione del processo.
Campo di mais per spacciare
La sera del 13 giugno 2020 i carabinieri di Sant’Angelo, da sempre molto attenti al preoccupante fenomeno dello spaccio degli stupefacenti, hanno organizzato un servizio ad hoc a Valera Fratta, per l’esattezza in prossimità di un campo di mais scelto dal solito gruppo spacciatori magrebini per gestire in un habitat a loro certamente consono, il mercato a cielo aperto della droga. Diversamente da quanto accaduto a Crespiatica, però, dove ancora non c’è un indagato, in questo caso il protagonista della vicenda ha un nome, un cognome e una nazionalità ben precisi: si tratta di T.A., 26enne marocchino, nullafacente e pregiudicato domiciliato a Milano, che quel pomeriggio è stato sorpreso mentre saltava fuori dal suo nascondiglio ricavato, appunto, tra il mais e fermato appena prima di salire sull’auto del complice, opponendo strenua resistenza per sottrarsi all’identificazione. Addosso gli è stato trovato un sacchetto di cellophane con all’interno cinque grammi di cocaina già divisa in dosi e pronte per essere spacciate, oltre a circa 70 euro che si ritiene siano il provento di precedenti cessioni. Lo straniero è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e, mentre la droga sequestrata verrà quanto prima versata all’ufficio corpi di reato del Tribunale di Lodi, i soldi sono stati depositati su libretto postale fruttifero.
Trovata cocaina nascosta sotto terra
Infine i carabinieri della Stazione di Lodi il pomeriggio del 13 giugno, durante l’ordinaria attività di controllo del territorio, mentre stavano pattugliando l’area prospicente un appezzamento di terreno abbandonato di via Dovera nel comune di Crespiatica, luogo dov’era stato segnalato un sospetto andirivieni di macchine e motorini, esattamente sotto un filare di pioppi hanno rinvenuto un classico sacchetto di cellophane con all’interno ben 53 grammi di cocaina, parzialmente dissotterrato, con ogni probabilità destinata ad alimentare il mercato di narcotico del lodigiano. Il rinvenimento e sequestro, sebbene a carico di ignoti, non fermerà le indagini che, anzi, proseguiranno a ritmo serrato per appurare la paternità della droga e raccogliere ulteriori elementi che possano aprire nuovi spiragli investigativi a chiarire il reale giro di affari che si cela dietro il sequestro, fermo restando che per una piazza non troppo estesa come quella lodigiana, si tratta di un quantitativo decisamente al di sopra della norma.
(Immagine di repertorio)