L'incendio nella ditta rifiuti di Codogno è stato voluto: ora bisogna scoprire da chi
Il Procuratore Chiaro ha dichiarato che "sono state rilevate evidenze di un innesco doloso".
Il Procuratore Chiaro ha dichiarato che "sono state rilevate evidenze di un innesco doloso".
L'incendio di un'azienda di rifiuti di Codogno
Nella tarda serata del 17 agosto 2019 i Vigili del Fuoco erano intervenuti per sedare un incendio divampato nel capannone della GGM Ambiente, un’azienda che si occupa del trattamento di rifiuti in via La Malfa a Codogno. Da alcune settimane l'azienda era sotto il controllo di Arpa che aveva evidenziato l'eccessivo stoccaggio di materiali di scarto rispetto a quanto autorizzato. Potrebbe essere questo un elemento fondamentale del quadro di questo incendio.
L'incendio è stato doloso
Il Procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro, infatti, aveva fin da subito aperto un'inchiesta per comprendere le responsabilità legate alle fiamme, che hanno bruciato gran parte dei rifiuti producendo nubi potenzialmente pericolose per la salute umana.
Chiaro ha dichiarato oggi che da quanto emerso dalle indagini effettuate dai Carabinieri forestali sono state rilevate evidenze di un innesco doloso. Le indagini proseguono ora per comprendere chi abbia appiccato l'incendio doloso.
A inizio ottobre un'altra discarica in fiamme
Risale a pochi giorni fa la notizia di un ennesimo incendio nel Lodigiano: questa volta a bruciare sono stati circa 20/30 mq di rifiuti in una discarica di Fombio. L'incendio è stato prontamente domato dai Vigili del Fuoco ma i dubbi sulla "casualità" e facilità con cui prendono fuoco i rifiuti italiani lascia aperti molti dubbi.
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