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L'Arma dei Carabinieri compie 206 anni: i festeggiamenti a Lodi

Questa volta la celebrazione è stata ristretta e si sono ricordati anche i Carabinieri caduti in questi mesi di pandemia.

L'Arma dei Carabinieri compie 206 anni: i festeggiamenti a Lodi
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I Carabinieri di Lodi hanno celebrato la ricorrenza del 206° anniversario della Fondazione dell'Arma

L'Arma dei Carabinieri compie 206 anni

Anche nella Provincia di Lodi, come nel resto d’Italia, si è celebrata oggi la ricorrenza del 206° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Le misure di contenimento della pandemia hanno imposto una rinuncia a qualsiasi manifestazione pubblica e pertanto la cerimonia si è svolta onorando i caduti mediante una deposizione di una corona d’alloro sul cippo presente all’ingresso della caserma sede del Comando Provinciale.
Unitamente al Comandante Provinciale dell’Arma di Lodi, il Colonnello Massimo Margini, alla deposizione della corono era presente il Prefetto di Lodi, Marcello Cardona, quale massima Autorità della Provincia.
Il suono del silenzio d’ordinanza, al momento della deposizione della corona, che ha ricordato i caduti nell’Arma dei Carabinieri ha ricondotto il pensiero anche alle numerose persone decedute per la pandemia ancora in atto e che ha visto la Provincia di Lodi affrontare per prima in Italia e nel mondo occidentale la lotta a questo nemico subdolo.
In quest’anniversario della fondazione i consueti bilanci dell’operato dell’Arma dei Carabinieri nella Provincia, seppur lusinghieri, passano in secondo piano. I Carabinieri del lodigiano invece, come tutte le istituzioni e le forze di polizia del territorio, hanno fattivamente contribuito e stanno tuttora contribuendo ad affrontare i problemi sanitari, sociali ed economici che la pandemia ha portato.

L'importante lavoro dei Carabinieri in questo periodo difficile

Sin dalla tarda serata del fatidico 20 febbraio 2020, allorquando accertata la positività del c.d. paziente 1 a Codogno, i carabinieri si sono messi a disposizione dei sanitari e dei virologi dell’Ospedale Sacco di Milano per consentire, nel cuore della notte, l’effettuazione di tamponi alle persone venute in contatto con il primo paziente accompagnandoli presso le abitazioni di questi, hanno collaborato alla chiusura della prima zona rossa all’interno nella quale hanno sempre con grande sforzo tenuto aperte tutte le caserme anche quando buona parte dei militari era stato messo
in quarantena precauzionale. I Carabinieri ci sono sempre stati anche nella risoluzione delle quotidiane e svariate problematiche che le persone dovevano affrontare, hanno portato medicine a chi aveva bisogno, hanno distribuito viveri, hanno recapitato le pensioni direttamente alle persone anziane costrette a casa, dato conforto a chi lo chiedeva. Compiti che hanno assolto con grande senso del dovere ed assoluto riserbo.

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