"La nostra raccolta fondi è in regola", parla l'Associazione Scarpetta Rossa
L'Associazione no profit si occupa di aiutare le persone in difficoltà, in particolare le donne che trovano il coraggio di scappare dagli abusi domestici.
Nei giorni scorsi è scoppiata una polemica nel Basso Lodigiano relativa all'associazione "Scarpetta Rossa Aps", Associazione a promozione sociale dedita alla tutela e al sostegno di persone in difficoltà spesso vittime di violenza domestica, messa in discussione perché secondo alcuni la richiesta di denaro non fosse "regolata". Secondo l'accusa contattando il numero telefonico indicato sui volantini distribuiti al banchetto situato a Codogno, rispondesse una signora che nulla aveva a che fare col progetto. Timore smentito dalla stessa associazione e dalla documentazione inviataci come prova.
Scarpetta rossa, "Nessuna truffa"
Il tavolino dell'associazione "Scarpetta Rossa" è regolarmente posizionato in Viale Resistenza 13, a Codogno, nel piazzale d'ingresso del Centro Vaccinale. Il Comune aveva autorizzato la sua presenza per i giorni 8,12,13,14,15,19,20,21,22 e 26 luglio 2021, dalle ore 8.30 alle ore 17.00 per uno spazio pari a 3 mq circa. L'obiettivo è sensibilizzare i passanti che si recano a vaccinarsi, informandoli sul tema della violenza di genere e sui progetti sociali portati avanti dall'Associazione.
In piazza era dunque possibile trovare volontari che spendono il loro tempo parlando di indifesi, vulnerabili, invisibili. Ed era anche possibile che quegli stessi volontari fossero ben disposti ad accettare un contributo economico per poter proseguire nelle proprie attività, per poter concretamente aiutare donne vittime di violenza, mettere loro a disposizione dei luoghi dove poter vivere in sicurezza e proseguire con progetti di supporto a loro dedicati.
Lo scopo dell'associazione
Nell'atto costitutivo dell'Associazione di promozione sociale "Scarpetta Rossa", inviatoci da G. N., portavoce dell'associazione, si legge infatti che la Scarpetta Rossa Aps, nata a Maggio 2014, "Non persegue scopo di lucro e vieta la distribuzione, anche in forma indiretta, di utili o avanzi di gestione nonché di fondi, riserve o capitale durante la vita dell'Associazione stessa. Gli utili e gli avanzi di gestione sono impegnati esclusivamente per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad essa direttamente connesse."
Secondo quanto indicato nello Statuto i fini sociali che l'Associazione intende perseguire sono quello di fornire aiuto alle fasce disagiate, persone senza fissa dimora, ragazze madri, famiglie con disabili; inoltre si occupa di trovare strutture ricettive al fine di creare case rifugio per donne e madri maltrattate, soggette al stalking e bullismo, alle quali verrà dato un aiuto di carattere burocaìratico, logistico, informativo e di accompagnamento assistenziale nel corso del percorso legale e psicologico.
Tra gli obiettivi c'è anche quello di sensibilizzare, informare ed educare l'opinione pubblica su queste problematica (tramite, appunto, banchetti informativi).
"Al telefono rispondiamo noi dal 2014"
L'Associazione Scarpetta Rossa Aps opera incessantemente dal 2014 e tutto ciò che viene raccolto è destinato ad aiutare persone in difficoltà. A seguito dell'accusa che apparentemente non ha alcune basi su cui poggiare l'Associazione ha verificato con il proprio gestore telefonico che il numero da poter contattare è correttamente attivo e a rispondere dell'altro capo del telefono c'è sempre e solo qualche volontario dell'Associazione stessa. Se provate a chiamare in orario notturno c'è il trasferimento automatico di chiamata al cellulare del vicepresidente dell'associazione.
"Tempo fa - ci racconta il portavoce - eravamo eravamo stati bersagliati da una banda di truffatori, truffa sventata anche grazie all'intervento di Striscia la Notizia e all'operato della Guardia di Finanza di di Monza, quindi apprese le accuse nei nostri confronti dei giorni scorsi abbiamo subito provveduto a verificare che non vi fosse un guasto con l'utenza telefonica e non c'è.
Al telefono rispondiamo noi come sempre.
La raccolta fondi regolare con tanto di fattura
In merito ai dubbi su dove possano finire i soldi specifico che ad ogni donazione rilasciamo regolare ricevuta, come stabilisce la normativa del terzo settore, ampiamente penalizzata da questa pandemia. In ogni caso oltre alle campagne informative nelle piazze, che sono un importante aggancio per chi può aver bisogno di noi, oltre che per chi vuole fare una donazione, abbiamo importanti collaborazioni con grandi realtà italiane con le quali facciamo dei progetti grazie ai quali possiamo finanziare le nostre attività e garantire i servizi che offriamo a chi ne ha bisogno.
Le donazioni che riceviamo in piazza sono molto marginali rispetto a quelle che ci arrivano grazie ad altri progetti e non c'è alcuna truffa da scoprire, non nascondiamo niente. "
Scarpetta Rossa, nata nel Milanese sette anni fa, è cresciuta nel tempo ed ora ha volontari attivi oltreché in Lombardia anche in Piemonte e in Veneto, dove c'è la casa di accoglienza per donne maltrattate.
Nessun inganno, nessuna bufala e nessuna truffa nella piazzetta di Codogno: solo alcuni volontari che hanno deciso di dedicare il proprio tempo a combattere la violenza di genere tutelando i bisognosi che si rivolgono a loro.