Investe una famiglia poi si finge testimone e racconta di aver visto il pirata della strada
Le telecamere di sicurezza hanno raccontato una storia ben diversa da quella dell'uomo.
Versa in condizioni gravissime, in pericolo di vita, il bambino investito ieri nel Lecchese, a Merate. Le indagini svolte da Carabinieri e Polizia locale di Merate, nel frattempo, hanno ricostruito la dinamica dell’incidente escludendo l’ipotesi delle prime ore, cioè quella dell’auto pirata: come racconta Prima Merate a travolgere la famiglia composta da mamma e due figli è stato infatti il 37enne pakistano, che durante le operazioni di soccorso aveva fatto da testimone raccontando di essere stato a sua volta urtato dalla presunta vettura datasi poi alla fuga.
L’ipotesi dell’auto pirata
L’episodio è accaduto ieri, giovedì 6 maggio 2021, poco prima delle 16.30 a Merate, esattamente di fronte alla caserma dei Vigili del fuoco. Una famiglia composta dalla mamma di 38 anni, dalla figlia di 12 e dal figlioletto di 7, residente a Cernusco Lombardone, è stata travolta mentre passeggiava sul marciapiede. In un primo momento, stando al racconto di un cittadino pakistano di 38 anni, residente a Carate Brianza, aveva preso corpo l’ipotesi dell’auto pirata: il testimone aveva infatti raccontato di una vettura di colore scuro che, dopo aver urtato la sua Fiat Punto vecchio modello, avrebbe travolto la famigliola, dandosi poi alla fuga.
Un racconto lacunoso
Un racconto che presentava diverse lacune e che evidentemente non ha convinto Carabinieri e Polizia Locale, intervenuti sul posto per rilevare la dinamica dei fatti e pronti a visionare le telecamere, che hanno ricostruito come in realtà l’investitore fosse proprio il pakistano. Non sono noti, al momento, provvedimenti nei suoi confronti.
Gravissimo il bambino investito
Restano gravissime, nel frattempo, le condizioni del bambino, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Bergamo, dove è stato trasferito in elicottero. Mamma e figlia, invece, se la sono cavata con lesioni più lievi e sono state trasportate agli ospedali Manzoni di Lecco e Mandic di Merate.