SOLIDARIETA'

Infermieri al fianco dei ristoratori: "Ci avete sostenuto durante la prima ondata, ora tocca a noi"

L'appello di solidarietà lanciato dal NurSind, sindacato delle professioni Infermieristiche.

Infermieri al fianco dei ristoratori: "Ci avete sostenuto durante la prima ondata, ora tocca a noi"
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In queste settimane tornate ad essere difficili, sia per la salute dei cittadini che per le finanze di molti imprenditori, il Nusind (sindacato infermieri e ostetriche) lancia un appello ai suoi iscritti, invitandoli a sostenere i molti ristoratori che si trovano con le mani legate a causa dell'ultimo DPCM che com'è ormai noto rende possibile il take away e il trasporto a domicilio dopo le 18, ma non la consumazione sul posto.

La proposta lanciata dal sindacato delle professioni Infermieristiche

La proposta, cui ha aderito anche la sezione provinciale di Cremona, vede l'intero Coordinamento Regionale NurSind Lombardia esporsi e lanciare la campagna di sostegno "Infermieri accanto ai ristoratori".

Si legge infatti nell'appello agli iscritti:

"A marzo i ristoratori, i pasticceri, i baristi e i pizzaioli hanno donato colazioni, pranzi, cene agli infermieri che stavano affrontando l'emergenza Covid. I cittadini, i commercianti, loro sì, hanno riconosciuto il sacrificio che stavano facendo nella guerra al Covid.

Adesso, con le nuove restrizioni alle loro attività, ad essere in difficoltà sono loro. Rischiano molto, rischiano anch'essi, in modo diverso, la loro vita e quella dei loro cari.

Gli infermieri non hanno stipendio da favola. Chi meglio di noi lo sa. Ma una pizza, una colazione, un aperitivo (prima delle 18 ovviamente..) finanche una cena da asporto, credo che ce la possiamo permettere.

Allora cari colleghi, facciamo questo per chi ieri ci ha donato il proprio affetto e il frutto del proprio lavoro. Ordiniamo pizze, colazioni, cene.. finché possiamo facciamoci anche l'aperitivo.

Potrà non essere molto, ma è anche questo un segnale di resistenza e la dimostrazione del nostro ringraziamento e della nostra solidarietà a chi oggi è forse più in difficoltà di noi.

Perché lo stipendio di un infermiere non sarà grande, ma il cuore è innegabile che lo sia."

 

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