Lodi

In manette la gang dei borseggi: rubavano agli anziani

Rubati oltre 12mila euro in un paio di mesi

In manette la gang dei borseggi: rubavano agli anziani
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Gli arresti messi a segno dalla Squadra mobile.

Due donne dedite a borseggi e prelievi bancomat

Nelle ultime ore la Squadra Mobile della Questura, coordinata dalla Procura di Lodi, a conclusione di un’articolata indagine, ha dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale nei confronti di un sodalizio criminale composto da due donne, di cui una irregolare sul territorio nazionale, e un uomo, resosi responsabile di diversi furti con destrezza ai danni di soggetti appartenenti alle cosiddette fasce deboli e indebiti prelievi per un totale di diciannove episodi perpetrati nelle province di Lodi, Milano, Bergamo, Cremona, Pavia, Monza, Novara, Piacenza, Brescia.

Indagini al via dopo lo scippo ad un'anziana

L’indagine nasce a seguito del borseggio avvenuto a Lodi il 27 aprile scorso in un supermercato ai danni di una persona anziana con successivo prelievo indebito ad un bancomat in città. L’attività di indagine ha avuto esito positivo attraverso la combinazione tra indagini classiche di polizia giudiziaria e l’ampio utilizzo di strumenti e metodologie tecniche quali banche dati, sistemi di videosorveglianza, lettori targhe, analisi del traffico telefonico, attraverso i quali è stato possibile ricostruire ben 19 eventi delittuosi, risalendo per ogni singolo episodio alle generalità dei responsabili e le singole responsabilità degli stessi.

Le vittime: anziani e persone in difficoltà

Il sodalizio faceva denotare un preciso disegno criminale, consistente in una mirata scelta dei luoghi, principalmente supermercati o centri commerciali ed in una precisa individuazione delle proprie vittime: per la maggior parte soggetti ultra 65enni appartenenti alle cosiddette fasce deboli, alle quali si approcciavano raggirandole in modo tale da poter sottrarre loro borse e portafogli. Le vittime venivano individuate nella categoria anziani perché molto spesso conservano, unitamente alle carte di credito, anche il codice pin segnato su qualche foglietto, che spesso veniva facilmente reperito dai criminali, compiendo prelievi indebiti.

Anche i figli coinvolti negli scippi

Gli stessi utilizzavano in modo alternato diversi veicoli, principalmente intestati a prestanome, al fine di sottrarsi con astuzia ai controlli da parte delle forze dell’ordine. Gli accertamenti hanno evidenziato l’indole criminale degli indagati, tutti con precedenti per specifici reati contro il patrimonio della medesima specie di quelli già rilevati da questa Squadra Mobile, senza alcuna attività lavorativa ed irregolari sul territorio nazionale che senza porsi alcuno scrupolo coinvolgevano i propri figli minori nell’attività di commissione degli eventi criminosi.

Rubati oltre 12mila euro

Il sodalizio in tale arco temporale è riuscito a sottrarre alle vittime una somma notevole, pari ad oltre 12mila euro. L’esito dell’attività svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi è stata pienamente accolta dal Tribunale lodigiano che ha emesso a carico delle due indagate altrettante misure di custodia cautelare in carcere e la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti dell’uomo.

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