Il virus Cina si diffonde: gli ospedali lodigiani sono pronti ad affrontarlo

Ormai tutto il mondo è in allarme per il nuovo virus partito dalla Cina, ma Lodi non si farà trovare impreparata.

La diffusione del virus

Ad oggi si contano 473 casi di infezione a livello mondiale, con 17 morti e un contagiato anche negli USA: casi che allarmano anche l'Europa, per quello che sembra essere ormai un inevitabile contagio che, però, può e deve essere correttamente affrontato dai centri ospedalieri.

A Lodi i medici sono pronti

L'ospedale Delmati di Sant'Angelo lodigiano è preparato ad affrontare eventuali pazienti che potrebbero presentarsi in futuro presso la struttura. La Regione Lombardia ha convocato un vertice tra i prima lombardi per studiare la situazione, si tratta di un nuovo virus, per il momento sconosciuto e per il quale ancora non esistono terapie per contrastarne la diffusione.

Il virus è trasmesso dai serpenti

Risulta essere meno contagioso rispetto all'influenza, seppur abbia gli stessi sintomi: febbre, difficoltà nel respirare. Il contagio avviene tramite la saliva, per questo è necessario proteggere le mucose delle vie aeree: nella aree coinvolte della Cina, infatti, i cittadini girano con una mascherina protettiva, proprio per tutelarsi maggiormente da un eventuale contagio. Il tasso di  mortalità è del 2 per cento.

Secondo le ultime informazioni, il virus cinese 2019-nCoV sarebbe arrivato all'uomo dai serpenti: animali nei quali il virus, trasmesso a loro volta dai pipistrelli, si sarebbe ricombinato diventando trasmissibile all'uomo.

L'allerta cresce, ma i medici si stanno preparando.

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