Grande traguardo per il Ptp, inserito nella rete regionale per la ricerca delle varianti Covid
Grande soddisfazione del sindaco e di Foroni.
Il laboratorio SMeL del PTP Science Park di Lodi ha ricevuto il nulla osta per l'inserimento nella rete regionale dei laboratori per la ricerca delle varianti di SARS-CoV-2, al fine di identificare attraverso il sequenziamento le varianti del virus attualmente note o non ancora conosciute.
Lo ha comunicato lo stesso PTP (Parco Tecnologico Padano) Science Park di Lodi ieri, 15 marzo 2021, in una nota: un grande successo per il polo lodigiano.
La dichiarazione del Sindaco Sara Casanova
“Un altro passo avanti verso la trasformazione del PTP Science Park in centro sanitario di eccellenza e in fondamentale presidio nella lotta contro il Covid.
Dopo l'accreditamento per le analisi dei tamponi e la recente inaugurazione del punto prelievi annesso al laboratorio specializzato in virologia, abbiamo ricevuto la notizia del nulla osta per l'inserimento del Laboratorio SMEL del PTP nella rete regionale delle strutture che si occupano della ricerca delle varianti del Covid.
Questa nuova competenza sarà di vitale importanza per studiare e prevenire la diffusione di forme più gravi o più trasmissibili della malattia. Ancora una volta grazie alla direzione e a tutti i ricercatori del PTP che stanno mettendo anima e corpo nella lotta contro la pandemia”.
Le congratulazione di Foroni
Grande soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni,
"perché già dal tampone pre-screening è possibile individuare le diverse varianti. È particolarmente importante, perciò, che il Parco tecnologico Padano abbia ottenuto questa importante autorizzazione regionale per la ricerca delle varianti, mettendo a disposizione del territorio le proprie competenze nella gestione dell'emergenza.
In particolare - si legga nella nota - presso il laboratorio SMeL del PTP Science Park di Lodi, dove attualmente vengono processati in media oltre 700 campioni al giorno con una capacità analitica di 1600 campioni al giorno, si è in grado di effettuare in campioni risultati positivi un pre-screening rapido per l'identificazione delle varianti conosciute (Inglese, Sud-Africana, Brasiliana). In tutti i casi in cui ci sia il sospetto di essere in presenza di una variante ad elevata trasmissibilità, o che determini maggiore gravità, è inoltre possibile procedere all'intero sequenziamento del gene 'S' codificante la proteina Spike".