L’ASST di Lodi esprime il proprio dispiacere per la tragica scomparsa della 57enne Giuseppa Cuva, paziente deceduta a causa di un ictus che l’ha colpita il giorno dopo aver subito un intervento alla tiroide presso la struttura ospedaliera di Codogno.
Deceduta a 57 anni dopo un intervento di routine
La donna, originaria di Mistretta (Messina) e residente a Turano Lodigiano, nella giornata di mercoledì 17 settembre 2025 ha subito un intervento alla tiroide, considerato come un’operazione di routine. Il giorno dopo l’operazione è stata colpita da un ictus che le ha tolto la vita tragicamente. La famiglia, scossa dalla terribile perdita, si è rivolta al Tribunale di Lodi per far luce sulla vicenda.
Esposto ai Carabinieri e cartelle cliniche sotto sequestro
Secondo i familiari – il marito Pino Alfieri e i figli Sandra, Antonio e Riccardo – l’intervento e l’ictus potrebbero essere strettamente collegati. Per questo motivo hanno presentato un esposto ai Carabinieri e chiesto che le indagini vengano affidate a chi di competenza, con la speranza che il Tribunale di Lodi possa accertare le reali circostanze della morte.
Il funerale era già stato fissato, ma il Giudice ha disposto il blocco della salma e il trasferimento del corpo all’Istituto di Medicina Legale di Pavia, dove verrà eseguita l’autopsia. Sono state inoltre poste sotto sequestro le cartelle cliniche, per analizzare nel dettaglio il decorso e non lasciare nulla al caso.
L’ASST di Lodi ha preso parola
L’azienda ospedaliera ha deciso di prendere parola e chiarire la propria posizione in merito alla vicenda, mostrandosi pienamente disponibile a collaborare con le autorità, puntualizzando però che, secondo quanto dichiarato, non ci sarebbe alcun possibile collegamento fra l’intervento e la tragica morte di Giuseppa Cuva.
Il tutto è stato riferito tramite un breve comunicato:
“L’ASST di Lodi esprime la propria vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia della Signora Cuva deceduta durante il ricovero presso l’Ospedale di Codogno. L’evento, imprevedibile e ad una prima verifica non correlabile all’intervento chirurgico di tiroide a cui la signora si era sottoposta il giorno precedente, ha profondamente colpito il personale sanitario presente in quel momento. L’Azienda garantisce la piena collaborazione con le autorità competenti e attende serenamente l’esito dell’autopsia che potrà chiarire quanto accaduto”.