Giornata acqua: l'Adda a Lodi è arrivato a -172 centimetri
Ticino giù del 10% in 48 ore. Coldiretti: laghi col fiatone, allerta nei campi.
Giornata acqua: Ticino giù del 10% in 48 ore. “Tra gli agricoltori – dichiara Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – sta crescendo la preoccupazione per la stagione irrigua.
Giornata acqua: l'Adda a Lodi è arrivato a -172 centimetri
Il livello del fiume Ticino a Turbigo, in provincia di Milano, è sceso di oltre il 10% in sole 48 ore, mentre il fiume Adda a Lodi è arrivato a -172 centimetri sotto lo zero idrometrico, con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 7,6% del lago di Como ad appena il 28,5% del Maggiore. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Una situazione – precisa la Coldiretti interprovinciale – che dipende da un inverno anomalo e siccitoso, che ha ridotto sensibilmente le riserve idriche nei bacini.
Preoccupazione per la stagione irrigua
“Tra gli agricoltori – dichiara Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – sta crescendo la preoccupazione per la stagione irrigua, perché al momento le scorte d’acqua nei laghi sono risicate, mentre in montagna il livello della neve è sceso di oltre 2 metri rispetto alla media degli anni scorsi”. “E’ fondamentale, quindi – prosegue il Presidente Rota – una corretta manutenzione dei bacini per garantire alle imprese agricole una gestione razionale della risorsa idrica”.
“In questi giorni abbiamo dovuto ricorrere a irrigazioni straordinarie per poter lavorare i terreni in vista delle semine – conferma Gian Enrico Grugni, allevatore di Cervignano d’Adda in provincia di Lodi – Qui da noi non accadeva da decenni che in questo periodo dovessimo intervenire per far fronte a una mancanza di pioggia così prolungata. Temo per la scarsità delle scorte nevose e di quelle nei laghi, che potrebbe mettere a rischio i lavori stagionali. Se nei prossimi giorni la situazione non dovesse cambiare, ad esempio, potremmo avere difficoltà nella semina del mais”.
Perduti 9 litri di pioggia su 10
In una situazione in cui quasi 9 litri di pioggia su 10 che cadono in Italia sono perduti, i cambiamenti climatici impongono un deciso cambio di mentalità nelle gestione dell’acqua. Crescita delle temperature, sfasamenti stagionali e soprattutto una variazione della distribuzione e dell’intensità delle piogge sono effetti dei cambiamenti climatici che – conclude la Coldiretti – richiedono interventi strutturali. Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà.