Giallo a Pantigliate: Erika Ferini Strambi ritrovata senza vita a 200 metri dalla sua auto
La 53enne milanese era uscita da un locale a Segrate: il corpo rinvenuto dopo 11 giorni, indagini in corso sul giallo della sua morte

Aveva trascorso una serata in compagnia di amici in un locale di Segrate, in provincia di Milano, quando ha poi deciso di dirigersi verso casa, a bordo della sua Mini Cooper nera, salutando per l'ultima volta i presenti.
Una serata tranquilla, quella di sabato 5 luglio 2025, mutata poi nel dramma della scomparsa della 53enne milanese Erika Ferini Strambi, sparita nel nulla nelle campagne di Pantigliate, a pochi chilometri di distanza dalla provincia di Lodi.
Scomparsa sabato 5 luglio
La sua scomparsa, avvolta da un alone di mistero, lascia molti dubbi sull'evolversi della serata. Dopo il mancato rientro a casa, e non avendo avuto più notizie della figlia, il padre preoccupato ha deciso di sporgere denuncia della sua scomparsa lunedì 7 luglio ai Carabinieri di Milano Monforte, dopo aver atteso con ansia il suo ritorno.
Poi il tragico ritrovamento del suo corpo senza vita ha cancellato ogni speranza di riabbracciarla, trascinando amici e parenti in un incubo a occhi aperti.
Una prima ricostruzione
Le avevano offerto di riaccompagnarla a casa – a Milano, in zona piazzale Cuoco a Calvairate – gli amici, che nella serata di sabato avevano trascorso con lei le ultime ore della sua vita.
Erika Ferini, dopo aver rifiutato la proposta, si è allontanata da sola e ha girovagato in auto senza una meta precisa, percorrendo le provinciali intorno alle campagne vicine all’aeroporto di Linate.
L'ultimo video che la ritrae a bordo dell'auto è stato ricavato dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza, che intorno all'una di notte hanno ripreso il suo passaggio da Peschiera Borromeo, in via 2 Giugno.
Il telefono, risultato spento dalle ore 7 del mattino seguente, ha agganciato per ore le celle delle campagne di Pantigliate, tra Roverbella e Cascina Nuova, in particolare quella vicino alla pensione per cani "Il Pavone", proprio dove si erano concentrate le ricerche della donna nella giornata di mercoledì, da parte dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.
Il ritrovamento del cadavere
La speranza di ritrovare Erika viva è sfumata nella giornata del 16 luglio, dopo ben 11 giorni dalla sua scomparsa, quando un agricoltore a bordo di una mietitrebbia ha ritrovato l'auto, una Mini Cooper nera, finita per metà in un fossato, intorno alle 14.
La sua auto, rinvenuta a circa 200 metri dal suo corpo, è stata trovata con le chiavi inserite nel cruscotto. Mancanti dal suo interno però gli effetti personali dell'impiegata delle risorse umane della multinazionale: spariti telefono, borsa e portafoglio.
Oggetti spariti presumibilmente per far perdere le sue tracce e non aggiungere ulteriori dettagli a quella che potrebbe essere una scena del crimine.
Il suo cadavere – steso a terra, supino e in parte nascosto dalle frasche – è stato trovato in un campo di Pantigliate, poco distante dal locale in cui aveva trascorso la serata, e a poco più di 8 chilometri di distanza da Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi.
Accanto al corpo di Erika sono state trovate due stampelle, quelle che utilizzava da sempre a causa della sua disabilità congenita.
Le ipotesi collegate alla sua morte
Sono numerose le ipotesi che si legano alla morte dell'impiegata, che da ben 17 anni lavorava nel settore risorse umane di Luxottica.
Tra queste ottiene maggiore riscontro la pista dell’incontro con un uomo misterioso, supposizione rafforzata dal luogo appartato in cui è stato ritrovato il corpo – in un piccolo piazzale circondato da un boschetto, e quindi lontano da occhi indiscreti.
Non si esclude però alcuna ipotesi, considerando che le campagne tra Peschiera Borromeo e Pantigliate sono da tutti conosciute per l’attività di spaccio di eroina.
Avviate le indagini
Sul giallo della sua morte indagano i Carabinieri di Porta Monforte, che sono attualmente impegnati a ricostruire dettagliatamente gli spostamenti della 53enne durante le sue ultime ore di vita.
I militari hanno repertato le impronte rilevate sulle portiere dell’auto, mentre analisi più approfondite verranno eseguite all’interno dell’abitacolo. Nei prossimi giorni continueranno le ricerche nei campi, con la speranza di ritrovare la borsa e gli oggetti personali mancanti della donna.