CRONACA

Durante la partita di calcio del figlio di 9 anni lancia una piastrella in campo e minaccia gli altri genitori con una spranga

A causa di una decisione arbitrale non condivisa: il Questore di Lodi emette la misura del Daspo per due anni

Durante la partita di calcio del figlio di 9 anni lancia una piastrella in campo e minaccia gli altri genitori con una spranga

Il Questore di Lodi ha emesso un Daspo di due anni nei confronti di un genitore che, durante una partita di calcio “Pulcini” a Montanaso, ha lanciato una piastrella e brandito una spranga per protesta contro una decisione arbitrale.

Daspo per il “genitore violento”

Una partita di calcio della categoria “Pulcini” (bambini di 9 anni) si è trasformata in un inaccettabile episodio di violenza. E’ successo a Montanaso Lombardo il 15 novembre scorso, durante l’incontro tra le squadre locali e l’Usom Melegnano. Un genitore di uno dei piccoli calciatori ha scatenato il caos a causa di una decisione arbitrale non condivisa.

Come riportato in un comunicato stampa, l’uomo, in preda a un forte stato di agitazione, ha iniziato a scuotere la recinzione del campo e, non riuscendo a entrare, ha compiuto un gesto sconsiderato: lanciare una piastrella di cemento sul terreno di gioco. L’azione ha provocato l’immediata interruzione della gara e la fuga terrorizzata dei bambini.

Aggredisce gli altri genitori

La situazione è rapidamente degenerata. Quando altri genitori sono intervenuti per cercare di calmarlo, l’uomo ha tentato di colpire uno di loro con un pugno al volto. Non contento, ha poi brandito una spranga di metallo per intimidire tutti i presenti. I Carabinieri della Stazione di Lodi, allertati da una segnalazione di lite in corso, sono giunti sul posto e hanno raccolto le testimonianze necessarie per ricostruire la dinamica dei fatti. L’autore della condotta violenta, un cittadino marocchino residente nel milanese, ha ammesso le proprie responsabilità davanti ai militari.

Altamente pericoloso

Dalle verifiche è emerso che l’uomo non è nuovo a questo tipo di episodi. Sebbene regolarmente residente in Italia, risulta gravato da numerosi precedenti penali e/o di polizia che spaziano dai reati contro il patrimonio, contro la persona e la pubblica amministrazione, fino alla guida in stato di ebrezza. Al momento dell’accaduto, era peraltro già sottoposto alla misura alternativa dell’Affidamento ai Servizi Sociali. Il Questore della Provincia di Lodi, dottor Pio Russo, ha valutato il comportamento dell’uomo come altamente pericoloso, non solo per la sicurezza pubblica, ma anche per l’impatto morale e diseducativo sui minori, compromettendo la serenità dei bambini di nove anni.

Daspo di due anni

In risposta a questi gravi fatti, e su impulso della Divisione Anticrimine della Questura di Lodi, il Questore ha emesso un provvedimento di Daspo (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) della durata di due anni. Questo divieto impedisce all’uomo di accedere a tutte le strutture sportive sul territorio nazionale dove si svolgono incontri di calcio di qualsiasi categoria, inclusi gli amichevoli pubblicizzati. La misura è estesa anche alle vie d’accesso, alle aree di parcheggio e a tutti i luoghi di transito interessati alla sosta o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni.

Obbligo di presentazione

In aggiunta al divieto di accesso, il Questore ha disposto un obbligo di presentazione alle forze dell’ordine, che sarà effettivo a seguito della convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria. Per il periodo di un anno, l’uomo dovrà presentarsi presso la Stazione Carabinieri di Melegnano 20 minuti dopo l’inizio di ogni incontro calcistico della categoria “Pulcini” disputato dall’Usom Melegnano, squadra in cui milita il figlio. Un provvedimento che mira a prevenire ulteriori turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica, impedendo all’uomo di frequentare, anche solo indirettamente, gli eventi calcistici giovanili.