Divieto di accesso per due minori a San Fiorano: emesso D.A.C.U.R. dal Questore
Provvedimento restrittivo dopo l’aggressione avvenuta in un bar: i giovani non potranno frequentare esercizi pubblici per un anno

Due minori italiani, già noti alle forze dell’ordine, hanno scatenato una rissa violenta in un bar di San Fiorano nel pomeriggio di domenica 3 agosto 2025. In evidente stato di alterazione, hanno aggredito clienti e bariste, creando panico tra le famiglie presenti.
A seguito dell’episodio e dei precedenti comportamenti analoghi, il Questore di Lodi ha emesso un D.A.C.U.R., vietando loro l’accesso a tutti gli esercizi pubblici del paese per un anno.
Rissa sotto il portico
Domenica sera, sotto il portico del bar “Da Afro” in piazza degli Orti, due minori italiani, in evidente stato di alterazione, hanno scatenato il panico. Tutto è partito da una richiesta arrogante di sigarette rivolta a un cliente.
Al rifiuto, i ragazzi hanno reagito con insulti e violenza fisica, colpendo anche le bariste intervenute per calmare gli animi. Una donna ha ricevuto una sedia in testa, l’altra un pugno. Entrambe sono finite in ospedale con lievi ferite.
Intervento delle Forze dell’Ordine
Nemmeno l’arrivo della polizia è riuscito a placare i due adolescenti, che hanno continuato a imprecare e a strattonare chi cercava di fermarli. La scena si è consumata davanti a famiglie con bambini, in un contesto pubblico che si è trasformato in un ring. I gestori del bar, ancora scossi, hanno annunciato l’intenzione di procedere legalmente e hanno lanciato un appello ai genitori dei ragazzi coinvolti.
Il provvedimento del Questore
Visto il comportamento e i precedenti analoghi, il Questore di Lodi, Pio Russo, ha emesso un D.A.C.U.R. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane) nei confronti dei due minori. La misura, prevista dalla normativa del 2017, serve a tutelare la sicurezza urbana e il decoro cittadino. Ai due giovani è ora vietato l’ingresso e lo stazionamento in tutti gli esercizi pubblici di San Fiorano per un anno intero.
I carabinieri della Compagnia di Codogno proseguono le indagini per identificare eventuali complici e chiarire ogni responsabilità.