Da 24 anni delinque e commette reati: ora non potrà più lasciare Sant'Angelo Lodigiano
Nel mirino un 48enne albanese arrivato in Italia nel 2000: da allora per lui furti, spaccio, truffe, carcere, denunce, un'espulsione e anche un matrimonio
Misura restrittiva per un 48enne albanese che da 24 anni delinque e commette reati: per due anni non potrà lasciare Sant'Angelo Lodigiano.
Per due anni non potrà uscire da Sant'Angelo
Arrivato in Italia nel 2000, da allora fino ad oggi un 48enne di nazionalità albanese si è reso protagonista di una serie infinita di reati. Un curriculum impressionante, per lui: furti, truffe, spaccio di stupefacenti, denunce, processi, periodi trascorsi in carcere e periodi in libertà - questi ultimi divenuti occasione per commettere nuovi reati. Per lui anche un'espulsione dal territorio nazionale, poi il rientro con un'altra (falsa) identità e il matrimonio con una donna italiana naufragato dopo poco.
Ora, dopo tale infinita serie di episodi delittuosi, il questore di Lodi ha emesso una misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza: per i prossimi due anni, il soggetto non potrà più uscire dai confini del comune dove risiede, ovvero Sant'Angelo Lodigiano. La misura, che era stata richiesta lo scorso agosto, gli è stata notificata dai carabinieri nella serata di ieri, venerdì 8 novembre 2024.
A marzo arrestato per spaccio
Uno degli ultimi episodi che riguardano il 48enne risale a marzo, quando il personale della Squadra mobile di Lodi lo ha arrestato per detenzione di droga presso la propria abitazione a Sant’Angelo.
La sua pericolosità, che negli ultimi anni si è manifestata nel territorio lodigiano, è ulteriormente rilevabile dal curriculum criminale annoverato dal medesimo, che ha avuto inizio appunto nel lontano 2000, quando il soggetto - all'epoca 24enne - arrivò in Italia dall'Albania.
Il curriculum del soggetto
Il curriculum criminale del soggetto è caratterizzato da numerose segnalazioni e condanne per reati contro il patrimonio, realizzati per lo più all’interno di abitazioni private ai danni di anziani proprietari, per spaccio di sostanze stupefacenti e per reati contro la persona.
Appena giunto in Italia, infatti, il cittadino straniero si rese subito protagonista di vicende delittuose per cui subì arresti, condanne e conseguente espulsione dal territorio italiano. Pochi anni dopo era ricomparso in Italia con altre generalità. Tornato immediatamente a delinquere, aveva subito numerosi periodi di detenzione in varie carceri lombarde, trascorrendo i brevi periodi di libertà commettendo ulteriori reati.
Nel 2021, poi, il suo primo permesso di soggiorno in virtù del matrimonio contratto con una cittadina italiana da cui si era poi presto separato.
Impossibile correggere la sua tendenza a delinquere
Come riporta in una nota la Questura di Lodi, ritenuto evidente che i provvedimenti giudiziari adottati non sono stati però stati in grado di correggere la tendenza a delinquere del soggetto, il medesimo, evidentemente annoverabile nella categoria dei soggetti che vivono in tutto o in parte con i proventi di attività delittuose e che mettono in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato proposto per la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
La scarsità dei redditi leciti percepiti, nonché le plurime denunce e le condanne per reati lucro-genetici come i furti in appartamento commessi profittando di circostanze di tempo (la notte) e di persona (persone sole ed anziane) tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, e lo spaccio di stupefacenti che ha accumulato negli anni, senz’altro è infatti indicativo di un’attività delittuosa compiuta in maniera sistematica, essendo statisticamente poco frequente che “professionisti del furto e dello spaccio” inciampino in denunce, risultando invece molto più frequente la consumazione del reato nel totale anonimato.