Cyberbullismo e sexting: sempre più giovani, Lodi corre ai ripari
Una rete di contrasto che coinvolge l’Ufficio scolastico territoriale di Lodi, l’Ats della Città metropolitana e le forze dell’ordine.
Cyberbullismo e sexting: a Lodi si corre ai ripari con una rete appositamente studiata per contrastare il fenomeno in crescita, che coinvolge ragazzini sempre più giovani.
Cyberbullismo e sexting
Per chi ne avesse sentito ripetutamente parlare ma non avesse ben capito di cosa si tratti, il sexting è l'invio di fotografie o video a sfondo sessualmente esplicito. Come si lega al cyberbullismo? Questo materiale viene veicolato, nella stragrande maggioranza dei casi, tramite smartphone e social; a questo punto scatta, in molti casi, la diffusione scriteriata, soprattutto fra minori, di questo materiale compromettente. Spesso queste fotografie o video vengono utilizzate per ricattare la persona a cui appartengono e che li ha consegnate alle persone sbagliate, o è stata filmata in situazioni compromettenti a sua insaputa o contro la sua volontà. Oppure, semplicemente, fidandosi del fatto che quel materiale sarebbe rimasto privato.
Il recente caso
A Lodi si è verificato recentemente proprio un caso di questo tipo: una studentessa minorenne ha chiesto aiuto al corpo docente minacciando di lanciarsi dalla finestra della scuola, proprio a causa del peso dei ricatti che subiva da altri compagni minorenni che sarebbero stati in possesso di materiale compromettente riconducibile alla ragazzina e, facendo leva su questo materiale, la obbligavano a piegarsi alla loro volontà. E' accaduto alla don Milani, dove - in seguito al coraggio della giovanissima, che ha chiesto aiuto - le catene si sono spezzate, con tanto di irruzione dei poliziotti durante le lezioni.
La rete di contrasto
Ma per una giovane che trova il coraggio di denunciare, sono tantissimi coloro che - temendo di peggiorare la situazione - vivono nell'incubo della gogna mediatica in balìa dei capricci dei bulli, che li ricattano. A Lodi, per contrastare questo fenomeno, partirà a settembre la rete che l’Ufficio scolastico territoriale di Lodi, insieme all’Ats della Città metropolitana e le forze dell’ordine, hanno ideato, per far fronte al dilagare di queste cattive pratiche, che in diversi casi hanno condotto alcuni giovanissimi a togliersi la vita.
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