LOMBARDIA A QUOTA 46 CONTAGIATI. La seconda vittima del Coronavirus in Italia è una donna del Lodigiano
Secondo le prime informazioni la donna era in attesa dei risultati del tampone.
AGGIORNAMENTO DI SABATO 22 FEBBRAIO 2020 ALLE 19.30: Sono salite a 46 le persone risultate positive al coronavirus in Lombardia. Lo fa sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che sta presiedendo, insieme all'assessore al Welfare, Giulio Gallera, l'Unita' di crisi e che, in mattinata, ha partecipato ad un vertice in video conferenza con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Nel computo delle 46 persone infettate rientra anche la donna di 76 anni deceduta al proprio domicilio a Casalpusterlengo e che e' stata sottoposta a tampone post mortem.
In particolare, dei 7 nuovi casi appena confermati rispetto ai 39 gia' comunicati questa mattina (due dei quali in provincia di Pavia e altrettanti in provincia di Cremona), uno e' residente a Sesto San Giovanni (MI) ed e' attualmente ricoverato all'Ospedale San Raffaele. Gli altri 6 provengono dalle zone gia' interessate dall'infezione.
Areu ha inoltre attivato un numero verde riservato agli abitanti dei 10 comuni ricompresi nell'ordinanza firmata ieri dal presidente Fontana e dal ministro Speranza. Il numero e'
800894545.
L'epidemia si propaga senza sosta
Il contagio da Coronavirus sembra inarrestabile.
In Veneto è morto uno dei due pazienti ricoverati nel Padovano, il primo in Italia, ma c'è anche un nuovo caso vicino a Venezia.
In Lombardia ai 16 casi identificati ieri, se ne sono aggiunti altri.
I nuovi casi sembrerebbero tutti del Lodigiano, almeno un contagiato però è stato individuato nella provincia di Cremona.
Seconda vittima del Coronavirus in Italia
La prima vittima lombarda è una donna del Lodigiano, presumibilmente collegata ai casi con epicentro a Codogno. La donna, di 77 anni e con precedenti patologie, è stata trovata priva di vita nella sua abitazione. Da un tampone fatto post mortem è risultata positiva al Coronavirus ma è tutt'ora da accertare se questo sia stato la causa della morte.
Gli otto divieti imposti da Regione e Ministero
Tutto è partito ieri dal 38enne ricoverato insieme alla moglie incinta e all'amico. Ben 10 paesi sono tuttora isolati con la richiesta ai cittadini di rimanere a casa.
- Codogno
- Casalpusterlengo
- Maleo
- Fombio
- Somaglia
- Castiglione d’Adda
- Bertonico
- Castelgerundo
- Terranova dei Passerini
- San Fiorano
Chiusi locali e bar. Chiuse scuole e nidi. Ecco cosa dice l'ordinanza di Regione Lombardia e Ministero della Salute:
- Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
- Sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
- Sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
- Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;
- Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
- Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;
- Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
- Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei Comuni sopra indicati.