Controlli lungo il fiume Po, denunciato un cacciatore
Trovato con un richiamo elettrico con amplificatore del suono
Operazione Po 2025: controllati 33 cacciatori tra Lombardia ed Emilia-Romagna, uno denunciato.
Controlli lungo il fiume Po
Nella giornata di domenica 26 gennaio 2026 si è svolta un'importante operazione di controllo lungo il corso del fiume Po, coinvolgendo le province lombarde di Lodi, Cremona e Pavia e quelle emiliane di Piacenza e Parma. L'operazione, denominata "Po 2025", ha visto la partecipazione di 37 unità tra Polizia Provinciale, Guardie Volontarie e Carabinieri Forestali, supportate da 13 veicoli e 2 imbarcazioni.
Collaborazione interprovinciale
Come spiegato dal Comandante della Polizia Provinciale di Lodi, Massimiliano Castellone, l'iniziativa punta a massimizzare le risorse disponibili per garantire un controllo più efficace, soprattutto nelle aree di confine tra province, spesso difficili da gestire per le loro peculiarità territoriali.
“L’integrazione tra gli equipaggi di diversi corpi di polizia provinciale consente di consolidare pratiche di collaborazione fondamentali per il presidio dell’ambiente perifluviale”, ha sottolineato Castellone, evidenziando anche il valore aggiunto delle sinergie con i Carabinieri Forestali.
Un cacciatore denunciato
Nonostante le condizioni climatiche avverse, con piogge intense e temporali che hanno reso complicata la navigazione sul Po, l’operazione ha portato a risultati significativi. Sono stati controllati 33 cacciatori, con un bilancio di una denuncia a piede libero e il sequestro di un'arma, un richiamo elettrico con amplificatore del suono e un'anatra abbattuta. Inoltre, sono state contestate tre violazioni amministrative: mancata registrazione del capo abbattuto, mancata registrazione dei richiami vivi e trasporto di un'arma carica su natante.
L’operazione "Po 2025" rinnova e amplia l’esperienza positiva dell’iniziativa dello scorso anno, dimostrando come la collaborazione tra forze diverse possa rappresentare un modello virtuoso per la tutela del territorio e il rispetto delle regole. Il coordinamento e l’efficacia dimostrati confermano l'importanza di unire le forze per affrontare le sfide ambientali e preservare il delicato ecosistema del fiume Po.