Caso Esselunga

Consorzio Agrario, vittoria in Tribunale contro il Comune di Lodi 

Il Tar ha ritenuto illegittimo l'aver negato l'accesso agli atti richiesto dal consigliere Caserini.

Consorzio Agrario, vittoria in Tribunale contro il Comune di Lodi 
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Sul caso dell'ex Consorzio Agrario di Lodi e della creazione di un mega hub Esselunga la polemica, montata fin dalla scorsa estate, va avanti e con lei anche la richiesta di chiarimenti e trasparenza. Nei giorni scorsi si è pronunciato il Tar della Lombardia, interpellato da Stefano Caserini, consigliere di 110&Lodi, che si era visto negato l'accesso ai documenti relativi al PII ex-Consorzio: un diniego ritenuto illegittimo dal Tribunale amministrativo lombardo.

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Illegittimo il diniego all'accesso agli atti

Caserini aveva chiesto al Broletto il permesso di accedere agli atti del progetto, in paricolare quelli legati al piano a procedimento in corso: il diniego "temporaneo" del Comune era arrivato tramite la segreteria generale dichiarando che gli atti richiesti sarebbero stati messi a disposizione del consigliere una volta concluso il procedimento.

Vittoria in Tribunale contro il Comune di Lodi

Ancora una volta, dopo la vicenda del “caso mense”, i tribunali sanciscono l’illegittimità dei comportamenti del Comune di Lodi. Questa volta è per aver differito l’accesso a documenti relativi al PII ex-Consorzio, diniego che è stato sancito come illegittimo.

Dichiara Stefano Caserini, consigliere di 110&Lodi che ha presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia:

“Avevo in tutti modi fatto notare, assieme agli altri consiglieri comunali, che il comportamento del comune di Lodi era immotivato e illegittimo, e che costituiva un ostacolo al lavoro di controllo che spetta ai Consiglieri comunali. La giurisprudenza era già chiara. Ringrazio l’Avv. Emanuela Beacco che ha effettuato a mio nome il ricorso.
Dispiace che il comune di Lodi abbia buttato via altri 4.000 euro per sostenere tesi senza fondamento giuridico. Sarebbe il caso che i componenti della Giunta comunale e la Segretaria Generale mettessero di tasca propria queste spese, senza farle pagare ai cittadini”.

Con la stessa - illegittima – motivazione, il Comune di Lodi aveva differito in precedenza l'accesso agli atti delle osservazioni al PII ex Consorzio. Ora agli atti c’è che nella procedura di approvazione del PII il comune di Lodi ha tenuto dei comportamenti illegittimi.

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