Il caso

Chupiti a chi mostra il seno. La Consigliera di Parità lodigiana si scaglia contro la pubblicità sessista

"Azione vergognosa e impropria che offende la società intera e le donne in quanto madri, mogli, sorelle e figlie".

Chupiti a chi mostra il seno. La Consigliera di Parità lodigiana si scaglia contro la pubblicità sessista
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E’ arrivato anche a Lodi l’eco dell’aspra polemica suscitata dall’iniziativa  di un bar del centro di Milano che ha affisso un cartello rivolto ai propri avventori, e in particolare alle clienti di sesso femminile, che fra i vari messaggi diceva anche, in sostanza: “Se ci fai vedere le… bevi gratis”. Sul caso della pubblicità sessista interviene anche Venera Tomarchio, Consigliera di Parità della Provincia di Lodi. Una presa di posizione la sua che pubblichiamo integralmente e che condivide con le colleghe di Lecco e Cremona.

Venera Tomarchio
Venera Tomarchio, Consigliera di Parità della Provincia di Lodi

Chupiti a chi mostra il seno. La Consigliera di Parità lodigiana si scaglia contro la pubblicità sessista

Abbiamo appreso dell’increscioso e disgustoso annuncio sessista utilizzato in un bar milanese che offre bicchierini di chupiti a donne che esibiscono il proprio seno unitamente ad altre proposte discutibili e offensive della figura femminile, alcune delle quali rasentano persino l’istigazione alla prostituzione. Sono anni che le Consigliere di Parità sono impegnate a combattere la pubblicità sessista, troppo spesso anche volgare e insostenibile; una pubblicità che oltraggia tutti perché dà, in ogni caso, una rappresentazione che vilipende l’immagine femminile, oltre ad essere una pratica di discriminazione sessuale nei confronti delle donne. Nei fatti, usare la figura femminile sessualizzata o le donne, con o senza doppi sensi, per promuovere prodotti eventi o servizi, è un’azione discutibile, vergognosa e impropria che offende la società intera e le donne in quanto madri, mogli, sorelle e figlie. E’ auspicabile che le donne di Milano boicottino queste ed altre iniziative analoghe, che le istituzioni locali intervengano per quanto di loro competenza, e, in difetto ci riserviamo di agire presso l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria invitando lo stesso a provvedere alla rimozione del cartello pubblicitario del bar in questione anche nel rispetto del rapporto del Parlamento europeo che ha messo in luce una reale correlazione tra la diffusione di immagini discriminatorie e lesive delle donne sui media con il livello di parità e sensibilità di genere nella società, poiché la pubblicità offensiva rappresenta un ostacolo per la realizzazione di una società moderna e paritaria.

Le Consigliere di Parità:

– Venera Tomarchio, Consigliera di Parità provinciale Lodi

– Adriana Ventura, Conigliera di Parità provinciale Lecco

– Carmen Fazzi, Conigliera di Parità provinciale Cremona

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