Cattura volatili protetti: beccato il cacciatore
Aveva usato un richiamo vietato. Arrivano i carabinieri e sequestrano fischietto, prede e fucile
Cacciatore viene beccato nei pressi di Casalpusterlengo: aveva catturato volatili protetti con un richiamo vietato. Tutto sequestrato.
L'allodola rischia di sparire
L’allodola, una delle specie di uccelli un tempo più comune, sta sparendo dai cieli: enormi stormi passavano durante il periodo della migrazione autunnale e il canto, inconfondibile, in primavera, era presente in ogni parte di campagna lombarda.
Una rapidissima corsa verso una non più improbabile estinzione, insieme a tanti uccelli un tempo comuni: passeri, tortore selvatiche, quaglie e molti altri. L’allodola infatti è anche una delle prede preferite dai cacciatori: insidiata, attirata dagli specchietti, dai fischi a bocca, dalle civette vive un tempo ora finte, da giostre e nei tempi moderni dai richiami acustici vietati.
Caccia contingentata
Per rallentare la sua corsa verso l’estinzione la caccia è contingentata: è stato infatti predisposto un piano di gestione nazionale che vede nella vigilanza venatoria uno degli strumenti per ridurre la pressione sulla specie. Sono dieci le allodole abbattibili al giorno per cacciatore, per un totale di 50 all’anno. Numeri che raramente vengono rispettati, soprattutto nelle giornate di passo buono.
Al via l'Operazione Alauda
Le Guardie WWF Lombardia hanno negli ultimi anni incrementato l’attività di vigilanza antibracconaggio proprio per tutelare tale specie. E lo scorso week-end anche nel Lodigiano è iniziata l’Operazione Alauda e già al primo controllo è stato colto in flagranza di reato un cacciatore, proveniente dalla provincia di Brescia, che utilizzava un richiamo acustico vietato, impostato proprio sul canto dell’allodola ed aveva abbattuto due migliarini di palude e una pispola, tutti esemplari protetti. Un migliarino giaceva ancora a terra con l’ala frantumata.
Il cacciatore si trovava in località Zorlesco di Casalpusterlengo. Giunti sul posto i carabinieri della stazione di Casalpusterlengo hanno sequestrato il fucile, il richiamo vietato e gli uccelli protetti abbattuti.
Continua l'attività di controllo
“Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per l’intervento e la sensibilità dimostrata - afferma Alberto Giani, coordinatore del Nucleo Guardie WWF di Lodi -. L’attività di vigilanza antibracconaggio continuerà nei prossimi giorni sempre con il coordinamento della polizia provinciale e in stretta collaborazione con tutte le forze dell’ordine. Fondamentale la collaborazione con il mondo venatorio locale che, sostanzialmente rispettoso delle norme, ci sta fornendo numerose segnalazioni su atti di bracconaggio da parte di cacciatori foranei. L’uso dei richiami vietati e l’uccisione di piccoli uccelli protetti è purtroppo molto comune a fronte di pochissimi addetti alla vigilanza nella provincia” conclude Giani.