CRONACA

Capotreno e macchinista picchiati da un passeggero senza biglietto: il commento di Vallacchi

Dopo un'ora di ritardo la tratta è stata soppressa e i passeggeri hanno atteso il treno successivo

Capotreno e macchinista picchiati da un passeggero senza biglietto: il commento di Vallacchi
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È stata sospesa la tratta di ieri, domenica 16 marzo 2025, a causa dell'aggressione partita da un passeggero senza biglietto scaraventatosi contro la capotreno ed il macchinista corso in suo soccorso. I passeggeri sono stati invitati a scendere, ed hanno poi atteso il treno successivo alla stazione di Lodi.

Aggressione in stazione a Lodi

Inizialmente si è accesa una violenta discussione, poi si è subito passati alle mani. È questo ciò che è accaduto nel pomeriggio di ieri, sul treno regionale 10868, tratta Piacenza - Milano Greco Pirelli. Secondo una prima ricostruzione pare che la discussione sia nata prima con la capotreno di 31 anni, poiché il passeggero 45enne non era in possesso del biglietto.

Successivamente è intervenuto il macchinista 26enne per soccorrerla, rimanendo coinvolto anche lui nell'aggressione. Per entrambi è stato poi necessario ricorrere alle cure mediche.

Treno sospeso

L'accaduto ha causato un ritardo iniziale di un'ora, successivamente è stato chiesto ai passeggeri presenti sul treno di scendere e la tratta ha subìto una cancellazione immediata. I viaggiatori hanno così dovuto aspettare la coincidenza successiva per poter raggiunge la destinazione desiderata.

Le parole di  Roberta Vallacchi

Dopo aver appreso quanto accaduto, la consigliera regionale del Pd, Roberta Vallacchi ha deciso di prendere parola denunciando ancora una volta una situazione di degrado.

Dopo nemmeno una settimana dalla nostra conferenza stampa che denunciava la situazione di degrado e una condizione di totale insicurezza sui treni e nelle stazioni lombarde, l’ennesimo caso eclatante: a Lodi, sul treno per Milano, sono stati aggrediti prima la capotreno e poi il macchinista che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. L’avevamo denunciato chiaramente, numeri alla mano, ma il presidente Fontana e i suoi assessori ai Trasporti Lucente e alla Sicurezza La Russa continuano a non muovere un dito”, afferma Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd.

"I dati, ottenuti dai nostri accessi agli atti, ci dicono che la sicurezza a bordo dei treni di Trenord e nelle stazioni lombarde del servizio ferroviario regionale, durante gli ultimi 5 anni, è in costante peggioramento: nel 2024 le minacce sono state 472, i furti 432, le aggressioni al personale o ad altri passeggeri 362. In crescita rispetto all’anno precedente sono le rapine (101 contro 36, +180%), i furti (432 contro 206, +110%) e gli atti osceni (56 contro 27, +107%). I progetti per la sicurezza di Regione Lombardia per affrontare il tema sono ondivaghi e insufficienti, come è il caso del recente annuncio dell’introduzione delle bodycam per il personale viaggiante o delle guardie giurate, di cui, per altro, non se ne è fatto nulla. Non meglio vanno i progetti regionali per il presidio delle stazioni, siglati dalla Regione con alcune prefetture."

“Nel frattempo, l’assessorato alla sicurezza ha tagliato le proprie risorse, già esigue, pari allo 0,012% del bilancio regionale, riducendole del 40%. Così, all’insicurezza crescente sui treni e nelle stazioni non corrisponde una responsabilità di farvi fronte, interamente in capo alla Giunta regionale e all’assessorato alla sicurezza di La Russa. Le misure sono di impatto molto limitato, ondivaghe e con risorse risicate. Ormai, molte persone non utilizzano i mezzi pubblici per paura. Noi abbiamo da tempo proposto di installare nelle stazioni, siano esse grandi o piccole, i tornelli, in modo che solo chi ha un biglietto di viaggio vi possa accedere. E i sindacati per il caso di Lodi hanno proprio parlato di limitare gli accessi abusivi. Essenziale, inoltre, è aumentare il personale, che oggi è davvero carente. Le telecamere da sole non bastano”, prosegue Vallacchi.

“La legge regionale 6 del 2015 sulla sicurezza urbana, che dovrebbe promuovere la collaborazione tra Regione, enti locali e Governo, è completamente disattesa e l’assessorato non dialoga né con il Governo, né con i sindaci e la polizia locale. La Giunta guidata da Fontana continua a girarsi dall’altra parte. È evidente tutta l’ipocrisia della destra che fa della sicurezza la sua bandiera, ma di fronte al crescere dell’allarme non dà alcuna risposta concreta”, conclude la consigliera Pd.

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