POLITICA

Baffi (Italia Viva): “La Regione non utilizzi le RSA per i pazienti Covid”

Le cautele adottate non sono sufficienti e si rischia il contagio. 

Baffi (Italia Viva): “La Regione non utilizzi le RSA per i pazienti Covid”
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Anche se non dovrebbe esservi promiscuità tra i malati Covid e gli ospiti delle case di riposo, le cautele adottate non sono sufficienti e si rischia il contagio.

"La Regione non utilizzi le RSA per i pazienti COVID”

“Visto quanto accaduto nei giorni scorsi in diverse Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), ritengo che sia opportuno modificare in tempi rapidi la delibera dell’8 marzo 2020– che indicava le case di riposo tra le strutture abilitate a ricevere i pazienti positivi al COVID dimessi dagli ospedali – individuando strutture più adatte.

L’allegato 2 di quella delibera prevede che non vi sia alcun obbligo per le RSA di accogliere i pazienti positivi al COVID e che non vi sia promiscuità tra questi ultimi e gli ospiti delle diverse residenze (i quali, come noto, sono particolarmente fragili), ma le cautele adottate non sono sufficienti: è da settimane, infatti, che chiedo con forza che tutto il personale socio-sanitario delle RSA venga sottoposto a tampone e monitorato, così come i pazienti. Consapevole dell’assoluta necessità di liberare posti letto negli ospedali, ho voluto, quindi, inserire la richiesta di individuare altre strutture più adatte dove ricoverare i pazienti ancora positivi dopo che sono stati dimessi, tra le proposte  per la risoluzione sull’emergenza COVID che verrà discussa nella prossima seduta della Commissione Sanità e del Consiglio regionale (previsto per giovedì 16 aprile)", conclude il Consigliere Regione Patrizia Baffi.

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