Badante uccisa a Chignolo Po: chiesto ergastolo per ex assessore leghista Vignati

Condanna all'ergastolo e a 18 mesi di isolamento diurno per Franco Vignati: questa la richiesta del pm Emma Vittorio della Procura della Repubblica di Lodi.

Badante uccisa a Chignolo Po: chiesto ergastolo per ex assessore leghista Vignati
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Badante uccisa a Chignolo Po: richiesto l'ergastolo dal Pubblico Ministero per Vignati.

Badante uccisa

Condanna all'ergastolo e a 18 mesi di isolamento diurno per Franco Vignati: questa la richiesta del pm Emma Vittorio della Procura della Repubblica di Lodi alla prima Corte d'Assise di Milano. Il 64enne è accusato di aver ucciso con premeditazione la sua convivente: la badante albanese Kruja Lavdjie, soprannominata Dea.

Gettata nel Po: arrestato ex assessore della Lega

Franco Maurizio Maria Vignati, 64 anni, pensionato di Miradolo Terme, secondo l'accusa sarebbe il responsabile dell’omicidio della badante uccisa e gettata nel Po, il cui cadavere era stato ritrovato l’8 giugno all’altezza di Monticelli d’Ongina. Nel medesimo comune l’uomo era stato nel 2009 assessore con delega alla cultura per la Lega nord. Vignati, secondo la procura di Lodi, avrebbe ucciso in seguito alla volontà da lei espressa di interrompere la relazione sentimentale che li legava. Corposa la documentazione nel fascicolo dell’inchiesta coordinata dal procuratore di Lodi Domenico Chiaro e dal sostituto Emma Vittorio: oltre 500 pagine di atti e una ventina di cd di intercettazioni telefoniche e ambientali. Il pensionato, che continua a professarsi innocente, è accusato di omicidio volontario con le aggravanti della pemeditazione e dei futili motivi, ma anche di occultamento di cadavere e di porto illegale di arma da fuoco.

Chi era Dea?

La vittima era una 40enne di origine albanese impiegata come badante in Italia, aveva due figli. La donna era scomparsa improvvisamente il 30 maggio 2016, il suo corpo senza vita sarebbe riemerso dalle acque del Po alcuni giorni dopo. Dea l’aveva lasciato sei giorni prima di essere uccisa.

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