Allarme della Cia Agricoltori: "Branco di dieci lupi davanti alla casa di un agricoltore a Somaglia"
L'associazione degli agricoltori: "Esemplari in aumento nel Lodigiano: temiamo per l’incolumità del bestiame e delle persone"
Cia Agricoltori Centro Lombardia, a seguito del costante aumento di segnalazioni, si dichiara fortemente preoccupata circa il crescente aumento della presenza di lupi nel territorio lodigiano, con il conseguente pericolo non solo per il bestiame ma anche e soprattutto per gli esseri umani. A riguardo segnala anche che un agricoltore di Somaglia, qualche giorno fa, ha segnalato, con tanto di immagini di fototrappole, il passaggio di un branco di circa dieci lupi davanti alla sua abitazione.
(In copertina: immagine di repertorio)
Allarme lupi nel Lodigiano
Negli anni passati, come fa sapere l'associazione degli agricoltori, la proliferazione del lupo riguardava zone in prossimità delle montagne, quindi territori impervi e meno antropizzati, oggi invece stanno aumentando sempre più gli avvistamenti in zone anche residenziali nei territori pianeggianti, con il rischio sempre più alto di attacchi verso le persone.
Le notizie di attacchi al bestiame sono all’ordine del giorno, ma solo qualche giorno fa un agricoltore di Somaglia (Lodi) ha segnalato, con tanto di immagini delle fototrappole posizionate fuori dalla sua abitazione, di aver ricevuto la “visita” di fronte alla propria casa di un branco composto da dieci lupi.
"Deroghe per difendere gli allevamenti e la cittadinanza"
"La proposta di dicembre della Commissione Ue, ovvero il passaggio dello status del lupo da "strettamente protetto" a "protetto", va nella giusta direzione sia a salvaguardia della specie che a tutela degli agricoltori e delle aziende zootecniche, soprattutto nelle aree interne e rurali del Paese - ha dichiarato Cia Agricoltori - Sono tuttavia necessarie delle deroghe per poter intervenire quanto prima a difesa degli allevamenti, ma soprattutto della cittadinanza".
Per l'associazione degli agricoltori non è infatti una questione di protezione del bestiame e della correlata perdita economica degli agricoltori - che già stanno vivendo un periodo storico di grande difficoltà - ma una faccenda che ora si fa più seria.
"Questa estate nessun agricoltore vorrà irrigare di notte i terreni, piuttosto che entrare nel mais anche nelle ore diurne, e la paura di incontrare un lupo o, peggio, un branco affamato, si sta diffondendo alla stessa velocità con cui questi predatori stanno ampliando le proprie zone di caccia - ha aggiunto la Cia Agricoltori - Anche per i cittadini dei paesi in prossimità dei terreni agricoli e degli allevamenti la situazione si fa sempre più pericolosa: le persone devono preoccuparsi della propria incolumità ogni volta che escono di casa, così come devono preoccuparsi dei familiari più indifesi, bambini e anziani, e anche dei propri animali domestici".
Cia Agricoltori Centro Lombardia si appella quindi agli amministratori locali, ma anche ai livelli più alti della politica nazionale, per favorire l’istituzione di deroghe al fine di intervenire a difesa delle persone e del bestiame.
"Gli strumenti in mano agli agricoltori - ha concluso l'associazione - non sono più sufficienti, servono ulteriori incentivi per la creazione di reti e recinzioni, oltre ad un piano di contenimento più efficace, piuttosto che l’abbattimento mirato. Il timore è che prima o poi la paura prenda il sopravvento e spinga le persone ad intervenire in modo autonomo, con il rischio di compromettere l’equilibrio ecosistemico o, ancora peggio, mettendo in pericolo la propria vita e quelle altrui per contenere il fenomeno dell’aumento dei lupi e dei loro attacchi".
L'avvistamento a San Fiorano
All'inizio di dicembre dello scorso anno, anche a San Fiorano è stato avvistato, grazie all'ausilio di foto-trappole, un branco di lupi. A darne notizia era stato il sindaco Mario Ghidelli.
"Sospettavamo - ha spiegato il primo cittadino - che nella nostra area girassero lupi indisturbati, e così d'intesa con la Polizia provinciale lodigiana abbiamo voluto posizionare foto-trappole che potessero monitorare, sul territorio, la presenza di lupi. E nella parte bassa del paese sono rimasti immortalati, da queste macchinette mimetizzate, tre lupi che vagavano insieme: non sono pochi, infatti abbiamo anche notato che i caprioli ora sono diventati molto agitati".
Per questo motivo il sindaco Ghidelli aveva avvisato chiunque avesse animali da cortile in zona di adottare tutte le precauzioni possibili per proteggerli.