Abolizione superticket: la Lombardia accelera, ma è dibattito sul merito
La Giunta lombarda "brucia" tutte le altre regioni. Polemiche sull'attribuzione del merito, "gaffe" del presidente della Commissione Sanità.
La manovra finanziaria varata dal Governo giallorosso annovera, fra i suoi punti, l’abolizione del superticket sanitario che – a livello nazionale scatterà – a partire dal 1° settembre 2020. La Lombardia accelera e brucia i tempi.
“L’abolizione totale del superticket su tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali scatterà in Lombardia dal 1° marzo prossimo. Siamo la prima Regione in assoluto a prevederne l’azzeramento, sei mesi in anticipo rispetto a quanto previsto a livello nazionale”, ha dichiarato l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera.
Superticket sanitario: cos’è?
Il superticket è un costo aggiuntivo rispetto al consueto ticket sanitario che viene applicato su analisi ed esami medici prescritti, ovvero sulle ricette di diagnostica e di visite specialistiche ambulatoriali, ogni Regione può applicarlo in maniera differenziata. Il suo costo, mediamente, è di dieci euro, ma i criteri possono variare a seconda di ogni Regione.
Lombardia prima in Italia: via dal 1° marzo
La decisione, per la Lombardia, era stata già annunciata in occasione della trattazione sul Bilancio di Previsione lo scorso dicembre; soddisfazione di Gallera per la delibera approvata nei giorni scorsi.
“Per anticipare l’entrata in vigore dell’esenzione dal 1° marzo anziché dal 1° settembre – ha spiegato l’assessore – Regione Lombardia stanzia 54 milioni di euro di risorse autonome. Il beneficio è rivolto a tutti i lombardi e decorre dalle prestazioni prenotate dal 1° marzo 2020. Si tratta di un ulteriore, decisivo tassello nella direzione di alleggerire il più possibile il costo delle compartecipazioni ai servizi socio sanitari per i cittadini lombardi, garantendo loro nel contempo cure di assoluta eccellenza”.
Il percorso verso l’abolizione
Con la Delibera n. 162 del 29/05/2018 la Giunta regionale aveva dimezzato il superticket sanitario passando da un massimo di 30 euro ad uno di 15 aggiuntivi a prestazione. La misura ha interessato 1,5 milioni di cittadini lombardi con uno stanziamento di 20 milioni di euro che si aggiungevano ai 70 che la Regione Lombardia già sosteneva per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Un ulteriore passo era stato fatto attraverso la Delibera 2085 del 31/07/2019, al fine di supportare condizioni di potenziale vulnerabilità che coniugano reddito medio basso con la presenza in famiglia di soggetti di minore età o soggetti disabili. La Giunta regionale aveva esentato dal super-ticket – grazie ad uno stanziamento di 10.456.000 euro – 625.000 cittadini che si trovavano in condizioni di fragilità.
Polemiche sull’attribuzione dei meriti
Fra i primi a gioire il presidente della Commissione regionale Sanità Emanuele Monti:
“L’impegno di Regione Lombardia a sostegno delle categorie più deboli fa parte della nostra cultura di governo, di cui stiamo dando ampia dimostrazione alla guida della regione più importante d’Italia. Prima di questo provvedimento le fasce di esenzione erano state progressivamente ampliate – ricorda Monti – Il numero degli esenti era stato aumentato l’anno scorso, incidendo soprattutto sui nuclei familiari tra i 18mila e i 30mila euro.”
La “corsa al comunicato” però ha tradito il consigliere leghista, che in una prima nota aveva dato la notizia di un’esenzione per 315mila cittadini, quelli dei nuclei famigliari con redditi fra i 30mila e i 70mila euro e poi per quelli con redditi fino 90mila euro con una persona affetta da determinate invalidità. Un errore che non è sfuggito all’opposizione.
Astuti (Pd): “Abolizione merito del nuovo Governo”
“Si parla di abolizione, non di rimodulazione, ed è frutto del lavoro del Governo – ribatte il gruppo consiliare del Pd alla notizia dell’abolizione del superticket sanitario per bocca del dem Samuele Astuti – Mi pare sia invece in corso in un piccolo incidente il presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, che ha diffuso una nota in cui parla di una riduzione parziale secondo criteri che erano contenuti in un’altra delibera di giunta, del luglio 2019, quindi prima che il governo giallo-verde cadesse e fosse formato un nuovo governo, quello attuale, che ha deciso di abolire il superticket”.