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West Nile, anche in provincia di Lodi scattano le restrizioni per donare sangue

Virus individuato in zanzare e animali ma nessun contagio tra la popolazione: cresce la sorveglianza

West Nile, anche in provincia di Lodi scattano le restrizioni per donare sangue
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A Lodi il virus West Nile è stato rilevato in zanzare e animali, ma nessun caso umano è stato segnalato. Introdotte misure restrittive per le donazioni di sangue e rafforzata la sorveglianza.

Virus West Nile

Il virus West Nile è tornato a far parlare di sé anche nel Lodigiano. Dopo il rilevamento del virus in gruppi di zanzare e animali tra il 9 e l’11 luglio, Lodi è entrata nella lista delle province sorvegliate speciali, insieme ad altre cinque in Lombardia. Al momento non si registrano casi umani, ma le autorità sanitarie hanno già attivato misure preventive.

Restrizioni alle donazioni di sangue

Il Centro Nazionale Sangue ha imposto restrizioni per chi ha soggiornato anche una sola notte nella provincia di Lodi durante l’estate 2025. Prima di poter donare sangue o emocomponenti, sarà necessario sottoporsi al test NAT (Nucleic Acid Testing) oppure attendere 28 giorni.

La misura serve a prevenire la trasmissione del virus tramite trasfusioni, un rischio raro ma documentato, oltre al più comune contagio attraverso la puntura di zanzare infette.

Primi casi a Milano e Pavia

La situazione in Lombardia è costantemente monitorata e per la prima volta il virus West Nile è stato rilevato anche a Milano e Pavia. A contrarlo, nel primo caso, è stata una donna di 38 anni, risultata positiva dopo la puntura di una zanzara autoctona. Pavia, invece, è una donna di 66 anni è ad aver contratto il virus.

Tra il 9 e l’11 luglio, il virus West Nile era già stato intercettato in zanzare e animali nelle province di Cremona, Pavia, Lodi e MantovaNessun caso umano è stato finora rilevato a Cremona, ma la situazione è tenuta sotto stretto controllo. Le autorità sanitarie regionali hanno potenziato il monitoraggio di zanzare e uccelli selvatici, considerati serbatoi naturali del virus.

I casi di viurs West Nile in Italia secondo l'ultimo bollettino aggiornato al 24 luglio scorso

CLICCANDO QUI è possibile consultare il bollettino completo

Contagio e sintomi

Il West Nile è un virus originario dell’Africa, arrivato in Italia nel 1998, trasmesso principalmente attraverso la zanzara comune (Culex pipiens). Nella maggior parte dei casi (circa l’80%), l’infezione da West Nile è asintomatica.

Quando compaiono, i sintomi includono febbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei e ingrossamento dei linfonodi, solitamente dopo 2-14 giorni dall’infezione. Le complicanze più serie, come encefaliti o danni neurologici permanenti, sono rare ma possono essere letali, soprattutto per anziani e immunodepressi.

In assenza di vaccini e terapie mirate, la prevenzione resta la strategia più efficace. Le autorità sanitarie invitano i cittadini lodigiani a eliminare i ristagni d’acqua, utilizzare repellenti, indumenti coprenti e zanzariere.