Vendemmia dimezzata nel lodigiano, a San Colombano al Lambro si salvano le uve precoci
Un calo di circa il 70% della produzione normale
Il maltempo dell'ultimo anno ha migliorato la situazione per le campagna, colpite dalla siccità dagli anni precedenti, ma ha dimezzato la produzione dell'annata. Danni maggiori nel comune di San Colombano al Lambro, a rischio la produzione del "Vino di Milano", così considerato dai consumatori.
Vendemmia dimezzata nel lodigiano
Il comune di San Colombano al Lambro, in provincia di Milano ma confinante tra il territorio pavese e lodigiano, ha accusato maggiormente i colpi del maltempo di quest'ultimo anno. Quest'annata vedrà circa il 70% in meno della produzione di vino rispetto ad un anno normale.
La colpa della scarsa vendemmia è principalmente una primavera troppo piovosa che ha però giocato a favore per le campagne. Il secondo motivo alla base della vendemmia dimezzata, legata alla prima causa, è il mancato trattamento della peronospora (malattia della vite).
Queste problematiche interessano la maggior parte del territorio dell'Oltrepò pavese, compreso anche il comune milanese confinante con la provincia lodigiana. Normalmente un'annata conta circa 2 milioni di bottiglie, mentre quest'anno le uniche a salvarsi sono le uve uve precoci: pinot nero e chardonnay.
Il presidente del Consorzio Diego Bassi, il quale racconta delle cause della scarsa raccolta, conferma che quest'anno la produzione di vino subirà un taglio netto, con la speranza che il vino di San Colombano al Lambro rimanga comunque il "Vino di Milano".