Lunedì 6 ottobre 2025, alle 21, la Cattedrale di Lodi ospita il terzo appuntamento del ciclo “Bach e le Scritture”, proposto dalla Cappella Musicale della Cattedrale con il sostegno della Fondazione Comunitaria di Lodi e del Comune di Lodi. Un evento che unisce ascolto, riflessione e spiritualità, aperto alla cittadinanza con ingresso libero.
Attesa e incontro
Dopo aver affrontato i temi del desiderio, del dubbio e della speranza, la serata di ottobre sarà dedicata a “attesa e incontro”, con l’esecuzione delle Cantate “Wachet auf” BWV 140 e “Herz und Mund” BWV 147, affidata ai 28 elementi della Cappella Musicale, sotto la guida di monsignor Piero Panzetti.
Fu proprio Panzetti, nel 2023, a ideare il ciclo con l’intento di offrire ai lodigiani un percorso musicale e culturale radicato nel repertorio di J. S. Bach, perché – come ha spiegato:
“Il riferimento sistematico alla produzione bachiana nasce dalla constatazione che in esso ricorrono aspetti musicali e testuali significativi anche per il nostro tempo”.
Durante la conferenza stampa del 25 settembre, tenutasi presso la Fondazione Comunitaria, monsignor Panzetti ha approfondito il significato delle due Cantate:
“L’esecuzione delle Cantate “Vachet auf” BWV 140 e “Herz und mund” BWV 147, oltre a mostrarci il genio musicale di J. S. Bach, aiuta a riconoscere la giusta prospettiva nella quale potrebbe collocarsi ogni iniziativa personale o sociale: mettersi in ‘risonanza’ con la realtà immensa che precede tutto e che tutto può rendere autentico, ogni volta nuovo”.
“Nella composizione del gran numero delle sue Cantate (250 circa quelle conosciute e a noi pervenute, ma oltre il doppio quelle ancora non individuate e di cui si ha notizia) è facile riconoscere la prospettiva dalla quale J. S. Bach si muove: la sua musica nasce dal testo sacro, che a sua volta si è sedimentato ed è giunto a noi perché ispirato dal tutto. La prima Cantata, 140, parla di attesa: di cosa? di chi? Di qualcosa o di qualcuno che illumini il senso dell’esistenza umana e la renda accettabile. La seconda Cantata, 147, appare come conseguenza naturale: dopo l’attesa e quindi l’incontro, il quotidiano nel quale ci troviamo a vivere dovrebbe essere adeguato a questo incontro”.
“Il colore rosso della locandina di quest’anno è stato scelto per un richiamo al sangue, perché siamo in un tempo in cui si versa troppo sangue in tutto il mondo – ha aggiunto monsignor Panzetti – . Quando si tiene un concerto si spinge sulla vita. Questa musica, oltre ad intrattenere ha il potere di suscitare accadimento, qualcosa accade e si apre anche la possibilità di trasformarsi”.
Le parole del consigliere e dell’assessore alla cultura
A sostenere l’iniziativa, anche la voce della Fondazione Comunitaria di Lodi, con il consigliere Renzo Tansini:
“E’ un grande piacere per noi sostenere le iniziative di carattere culturale che riguardano la città. Abbiamo bisogno di arte e cultura, ma anche di attività che guardino allo spirito e possano ispirare alla serenità”.
Il ringraziamento arriva anche da monsignor Bassiano Uggé, parroco della parrocchia Santa Maria Assunta e rettore della Chiesa Cattedrale: Ha espresso gratitudine all’assessorato alla cultura del Comune di Lodi, che sostiene l’iniziativa, e alla Fondazione Comunitaria, che anche quest’anno l’ha favorita, insieme ad altre attività, come il restauro dell’organo Serassi della Cattedrale attraverso il Fondo San Bassiano e il progetto di rilancio della scuola musicale dei fanciulli.
A chiudere, le parole dell’assessore alla cultura Francesco Milanesi:
“Questo evento è un motivo di orgoglio, che permette di condividere la bellezza di Bach con tutti e accresce il livello culturale delle proposte che riguardano la città in questo periodo, già ricco di appuntamenti di prestigio”.